tifosi-lecce-a-s-benedetto-settore-ospitiLECCE (di Luca Manna) – Lo ammetto, ancora mi devo riprendere… Sono stati 4 giorni di fuoco, in cui le emozioni provate sono state una alternanza di ansia, entusiasmo, paura, rabbia, esaltazione e, alla fine, felicità. La felicità per un passaggio di turno che non era per nulla scontato anche se avevamo favori del pronostico e due risultati su 3 a nostra disposizione. La Samb, come prevedibile, è stato avversario tosto e che ci ha dato un gran bel da fare e non c’è neanche bisogno di sottolineare come nei 180 minuti (e ancora di più lo sarà nelle partite secche, sperando di arrivarci…) i valori si azzerino e i punti fatti in regular season non contino nulla. Nonostante i due pareggi, esco da questa “4 giorni thriller” con la convinzione che il Lecce abbia tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo e che se la fortuna ci metterà finalmente del suo, si possa ambire a quanto sogniamo da 5 anni a questa parte.

sambenedettese-lecce-azioneA San Benedetto la squadra ha dimostrato di saper “combattere” anche su campi estremamente caldi e dove il pubblico può fare la differenza, mostrando una grande carica agonistica e una voglia immensa come da tempo non si vedeva. Aggiungiamoci poi che per almeno il 60% della partita il pallino del gioco è stato in mano nostra ed ecco che le note positive della trasferta in terra Marchigiana diventano veramente tante. Certo avremmo potuto anche perdere ed alcune cose vanno sicuramente riviste, ma nel complesso è stato un Lecce autoritario e capace di reagire anche alle difficoltà di uno svantaggio subito a freddo nel secondo tempo e che ha trovato in Perucchini uno splendido protagonista di giornata in occasione della meravigliosa parata sul rigore di Mancuso.

lecce-squadra-vs-sambIeri sera, invece, il Lecce ha per lunghissimi tratti dato spettacolo e nulla si sarebbe potuto dire se la partita fosse finita 4-0. In un “Via del Mare” bello carico, la squadra di Rizzo ha mostrato ai propri tifosi tutti i miglioramenti di questo mese di lavoro agli ordini del tecnico di San Cesario, giocando un calcio aggressivo, veloce e con l’unico obiettivo di puntare la porta avversaria, arrivando alla conclusione tantissime volte e, sempre col senno di poi, rischiando nulla o quasi se non su un calcio da fermo. Eh sì, col senno di poi, perché se poi andiamo a guardare i risultati della partita di andata e di quella di ritorno, troviamo quello che l’unico, ma purtroppo grande difetto di questi Ottavi di Finale dei Play-Off di Lega Pro è stata la difficoltà a finalizzare. Nelle due gare contro i marchigiani non sono riuscito a tenere il conto delle occasioni avute, delle possibilità nitide di gonfiare la rete avversaria e, al netto della bravura di Pegorin e senza voler buttare la croce addosso a nessuno, è assolutamente chiaro che si dovrà lavorare per invertire questa tendenza “suicida”.

lecce-samb-2Ho la sensazione che dietro questi errori sotto porta, alcuni grossolani, non vi sia assolutamente un “difetto” tecnico o agonistico, bensì una mancanza di lucidità dovuta all’importanza della posta in palio ed alla voglia di essere l’eroe di giornata. È indubbio, e chi era a San Benedetto lo può confermare, che i ragazzi abbiano una voglia matta, che siano carichi come una molla e che hanno dentro un mix di voglia di riscatto e rabbia per quanto successo in campionato veramente evidente, ma tutte queste cose vanno gestite in un certo modo ed a volte possono essere anche controproducenti.

roberto-rizzoToccherà a mister Roberto Rizzo gestire nel miglior modo possibile questo carico emozionale presente nei suoi uomini; toccherà a lui far capire che la palla in determinate situazioni non pesa 200 chili e che fare gol a volte è più semplice del previsto! Toccherà a lui far capire che se un compagno ha la porta spalancata, è nell’ interesse di tutti passare il pallone ed andare insieme verso la “meta” e toccherà sempre a lui far capire che non importa chi segna, non importa chi si toglie la maglia e corre sotto la curva, non importa chi finirà sul tabellino dei giornali o prenderà mezzo voto in più in pagella (non in quelle meravigliose di #spAcchiliLecceMiA scritte da Diego Rizzo…), noi non vogliamo un eroe di giornata, non abbiamo bisogno di celebrare un uomo solo: noi vogliamo celebrare una squadra, un gruppo di eroi.

esultanza-caturano-a-san-bendettoE allora, andate in campo carichi, ma tranquilli, ognuno con le proprie sensazioni e virtù, ma tutti uniti e coesi… Voglio credere che il destino abbia tenuto da parte i goal per quando vincere sarà l’unica cosa che conta ma al destino, si sa, bisogna anche andare incontro e dargli una mano; e allora ricordatevi che noi vogliamo 11 leoni in campo ed un intero gruppo di eroi il 17 giugno!

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