p1020093LECCE –  Prima intervista uffuixciale pre-gara per il nuovo tecnico dell’U.S. Lecce, Roberto Rizzo. L’allenatore giallorosso, alla vigilia della trsferta a Pagani contro gli azzurropstellati, ha parlato dello stato di forma della sua squadra dopo una settimana dal subentro a Padalino e del match che attende la truppa salentina allo stadio “Torre”: «Le impressioni che ho avuto sulla squadra in questa settimana di lavoro sono ottime e confortanti. È una squadra che si applica, che lavora e che si è messa subito a totale e completa disposizione mia e del mio staff, che non dà problemi visto il momento particolare, come dimostrano anche dalle convocazioni di tutta la rosa per la gara di domani in cui figurano squalificati e infortunati. Tutti ci tengono a tornare quanto prima quelli che erano fino a poche settimane fa. Questo è un gruppo che ha fatto grandi cose e lo dicono non le mie parole, ma i fatti conquistati. Purtroppo al Lecce il calo fisiologico, che anche altri club hanno patito e che è stato più psicologico che fisico, è accaduto in un momento particolare della stagione in cui era difficile rimediare. Nessuna ha la bacchetta magica, neppure io, ma la cosa che mi ha entusiasmato della squadra è vedere la coesione del gruppo, c’è tra di loro un gran senso di comunità, la voglia di fare che c’è tra di loro. La Paganese non perde in casa da febbraio? È la dimostrazione che molte cose dipendono non solo da se stessi, ma soprattutto dagli avversari che incontri. Se domani, quando ci attende una partita complicata, andremo per fare una gara di preparazione ai play-off non va. L’idea è di crescere in motivazione, stima e voglia attraverso il risultato. Lepore terzino destro? Non è una novità mia; la posizione in cui l’ho provato in questi giorni l’ha ricoperta già a Nocera. Ha i numeri per farlo e poi siamo in un momento particolare a causa delle defezioni, visto che ci mancano due centrali. Nulla mi vieta però di pensare che possa essere il suo ruolo definitivo. Torromino? Ha accusato un piccolo indolenzimento muscolare, dovuto ad un movimento un po’ più brusco. Deciderò domani insieme a lui ed allo staff medico, ma lo porterò di sicuro in panchina. In queste due ultime partite, cercherò di dare minutaggio a quanti più giocatori possibile, provando a farlo giocando il calcio che piace a me, ossia verticalizzando appena ce n’è la possibilità. Come sta Mancosu? Bene, benissimo; domani giocherà titolare. L’ho trovato bene, è clinicamente guarito ed è pronto nella testa».

p1020099Infine, il tecnico di San Cesario parla del suo stato d’animo dopo l’impatto a caldo con la nuova avventura alla guida del Lecce: «Rispetto a dieci, undici anni fa, ossia l’ultima volta che mi è stata affidata la squadra, ho provato emozioni diverse. Sarà che ormai sono più maturo, ma vivo tutto con più razionalità e freddezza. Sono più sereno e rilassato, ma il piacere di essere di nuovo qui è tanto. Non mi spaventa neppure il sapere che sarò giudicato, anche ferocemente se le cose non andranno bene, ma sono contento e continuo a lavorare per qualcosa che mi piace ed in cui credo. Sia chiaro: a Pagani valuterò tutti gli aspetti per capire su chi potrò contare o meno anche in futuro. Non è vero che sarà una gara importante solo per la Paganese».

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