LECCE – Emozionato anche se avvezzo a frequentare i luoghi che da oggi tornano ad essergli particolarmente familiari, Roberto Rizzo è stato presentato nel primo pomeriggio di oggi ufficialmente alla stampa: “Ringrazio tutti per l’accoglienza. Sapevo di essere stimato e ora ho sentito anche la piacevolezza di rivedervi. Ho tanti ricordi qui, sono contento di tornare ad allenare il Lecce, nella mia città, e spero di poter contribuire a realizzare il sogno di tutti. Quando sono andato via era un momento particolare della vita della società ma, oltre a quello, allora c’era l’esigenza da parte di qualcuno di modificare una situazione che io credevo scontata. Di quella esperienza ricordo il bicchiere mezzo pieno perché, se possibile, fu una situazione ambientale anche peggiore di questa e facemmo una media di un punto a partita che ci avrebbe portati alla salvezza… Non abbiamo tempo perché giocheremo i play-off già il 21 maggio. Non possiamo perdere tempo a disfare e sarebbe da stupidi cercare di modificare una situazione già definita. Su qualcosa però possiamo operare. Diciamo chiaro che quest’anno abbiamo trovato una squadra più forte di noi con una media-punti incredibile. Io perciò devo e voglio agire soprattutto sugli atteggiamenti di tipo psicologico. Ho visto poche volte questo Lecce dal vivo e l’ho visto spesso in televisione. Da un punto di vista mentale cercherò di togliere questo malumore ambientale che ha avuto chiaramente riflessi sulla squadra. Farò capire ai ragazzi che qui c’è un pubblico che vive di amore e non di contestazione. È come quando sei innamorato di una donna che non ti vuole… Loro devono togliersi dalla testa che il pubblico di Lecce non voglia bene alla propria squadra. In questo momento serve soprattutto lavare il cervello da quello che è successo nell’ultimo mese: credo sia importante. Sono convinto di avere in mano un gruppo sano ed integro; dal punto di vista tattico sarebbe da stupidi cancellare 10 mesi di lavoro e costruire una tattica in pochi giorni; non conosco nessun allenatore al mondo che ce la farebbe. Vedo una contestazione ad un collega esacerbata da qualche passo falso e vedo i riflessi sulla squadra. Con i calciatori parlerò ma ho la certezza assoluta che tutto questo debba cambiare perché ho a che fare con ottimi calciatori e professionisti che possono tirare fuori quel qualcosa in più che serve pwer vioncere gli spareggi. Gli acciaccati? Anche le altre squadre hanno affrontato un campionato lungo e difficile e vivono situzioni simili. Cercheremo di parametrare bene i calciatori fermo restando che voglio schierare la miglior squadra anche in queste due partite perché mi hanno insegnato che vincere aiuta a vincere. La motivazione te la crei ogni giorno e non posso pensare di rallentare per poi richiedere tra un po di andare a mille come se si trattasse di un interruttore della corrente”.
Il neo-tecnico del Lecce ha quindi aggiunto: “Tranne poche persone conoscevo tutti i componenti della società come persone vere. L’impatto è stato quindi gradevole. Il fatto che abbiano tutelato in modo così determinato un allenatore in cui credevano gli fa onore. Sono rimasto colpito da tante cose vinte che ho apprezzato in questi due giorni in cui abbiamo parlato, parlato e parlato. I dualismi tra calciatori? Per me chi sta meglio gioca, fermo restando che abbiamo delle qualità individuali importanti che dobbiamo sfruttare al meglio perché ci possono dare una mano fondamentale. Quando mi hanno chiamato ho avuto qualche tentennamento, ma è durato una ventina di minuti. È stata comunque una decisione ponderata e non solo di cuore“.
In sintonia con i vertici societari e confermato anche dal diesse Mauro Meluso, mister Rizzo ha infine annunciato che, da oggi in avanti, le porte degli allenamenti resteranno quasi sempre aperte ed anche i calciatori ora torneranno a parlare in conferenza stampa per raccontare le cose dal loro punto di vista.