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Sandro Pochesci, tecnico del Fondi (fonte web)

FONDI – Lecce e Fondi sono due relatà lontane e diverse, ma accomunate da una settimana di intense polemiche tra le rispettive tifoserie ed i due allenatori. Se nel Salento a finire sulla graticola è stato mister Pasquale Padalino dopo il netto ko di Foggia che ha costretto la società giallorossa a convocare una conferenza stampa congiunta e stabilire un ferreo silenzio stampa, anche nel Lazio il clima non è stato certo meno incadescente, nonostante la matricola rossoblù non debba convivere con le stesse pressioni che si registrano a Lecce. Ma anche il tecnico Sandro Pochesci ha vissuto giornate tese, culminate nella lettera indirizzata alla città di Fondi ed ai tifosi degli “universitari” per chiarire gli sgradevoli episodi avvenuti durante il match con la Casertana.

Ecco il testo integrale del messaggio dell’allenatore:

Le partite sono come delle emozioni, che vanno vissute tutte d’un fiato, che spesso ti lasciano senza fiato, che non ti fanno ragionare quando sei nel pieno del loro svolgimento. Talvolta ti portano ad un senso di coinvolgimento tale che non riesci più a percepire quello che accade. Io la chiamo “trance agonistica”, e quando la vivo nel mezzo di una gara mi porta a fare cose d’impulso, senza pensare a quelle che possono essere le conseguenze. Durante la sfida con la Casertana, intensa dal primo all’ultimo minuto, ho fatto e detto cose verso la tifoseria della quali adesso, a mente assolutamente serena, non posso che pentirmene e chiedere scusa. Chiedo scusa a quegli appassionati di Fondi che sabato si sono stretti in gran numero attorno alla squadra, che ci hanno fatto sentire il loro incoraggiamento, che hanno risposto in massa all’appello che era stato rivolto loro in settimana per essere presenti in gran numero allo stadio e che hanno davvero vestito, idealmente, la maglia del “dodicesimo” in campo. Chiedo scusa alla dirigenza, quella che ci è vicino giornalmente nel nostro lavoro e che sta lavorando intensamente per fare in modo che la cittadinanza e la tifoseria siano presenti allo stadio in maniera sempre più massiccia. Ed in questi frangenti mi vengono in mente le parole di Carletto Mazzone, il quale giustificava certi atteggiamenti poco consoni ad un tecnico professionista dicendo che “è il mio fratello gemello a comportarsi così!”: in panchina si dovrebbe avere maggior sangue freddo, ma credetemi, spesso non si possono controllare gli istinti. Con l’auspicio di vedervi sempre numerosi a sostenere l’Unicusano Fondi per questo finale di stagione, un saluto carico di affetto. Sandro Pochesci

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