pallone lega pro 2016-'17LECCE – C’è sempre il fenomeno delle scommesse a tenere banco nel calcio italiano. In particolare, come già in tante inchieste emerso nel corso degli ultimi anni, sono soprattutto i campionati “minori” come la Lega Pro i più appetibili per fare soldi attraverso loschi affari di malavitosi e corrotti. In particolare, nelle scorse ore si sono registrate perquisizioni e sequestri in studi professionistici ed abitazioni private effettuati dalla Guardia di Finanza nell’ambito della nuova inchiesta sul calcioscommesse, aperta dalla Procura. L’inchiesta vede indagate in tutto circa 40 persone tra professionisti, calciatori e scommettitori illegali. Pare che al centro delle operazioni di scommesse ci sia Arturo Di Napoli, il “Re Artù” ex calciatore prima ed allenatore dopo del Messina.

logo MessinaIl club peloritano, che oggi ha in panchina Cristiano Lucarelli, ha subito preso le distanze dal suo ex tesserato dicendosi pulito. La Guardia di Finanza ha acquisito materiale cartaceo ed informatico e si stanno studiando le puntate per migliaia di euro su quattro partite. Le gare sono tutte dell’Acr Messina, disputate tra il 1° dicembre 2015 ed il 30 maggio 2016, nel girone C di Lega Pro (Messina-Casertana 1-4, Messina-Martina Franca 3-0, Messina-Benevento 0-5, Messina-Paganese 2-2).

giuseppe-pecoraro-2Proprio per contrastare il fenomeno del cosiddetto “match fixing“, Giuseppe Pecoraro, Capo della Procura della Figc, ha nominato martedì scorso un procuratore aggiunto Federale. Il numero uno della giustizia sportiva in Italia ha spiegato in Commissione Antimafia di aver “affidato ad un procuratore aggiunto la materia delle scommesse, perché è quella che particolarmente ci preoccupa”. Per l’ex prefetto di Roma l’esigenza di essere affiancato nel contrasto delle combine nasce non solo dai recenti episodi, ma dal flusso anomalo di giocate che talora si riscontra e che poi finisce all’attenzione della Procura Federale.

giuseppe-pecoraroDa parte della procura federale, inoltre, c’è sostegno alle proposte dell’Antimafia per contrastare il giro d’affari illecito, come l’aumento delle pene “per gli scommettitori, perché questo consente, non tanto a noi quanto alla procura della Repubblica, di intervenire con le autorizzazioni per le intercettazioni telefoniche, laddove oggi, essendo cambiato il sistema della polizia giudiziaria, un’intercettazione è certamente utile per conoscere la verità”. Inoltre Pecoraro appoggia la proposta di aumentare i controlli verso “coloro che detengono slot machine o hanno a disposizione determinate autorizzazioni di polizia per le scommesse a distanza o per giocare nelle varie tabaccherie o locali”. Un cambio di normativa rende possibile “un intervento immediato e soprattutto efficace da parte delle forze dell’ordine. È ovvio che quello delle scommesse diventa per la criminalità organizzata uno strumento importante per incrementare il proprio patrimonio e soprattutto fare investimenti in droga o in altre situazioni”.

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