LECCE – Non si terrà più a Martignano, nella piccola struttura quartier generale dell’U.S. Lecce della Cittadella dello Sport, ma allo stadio “Via del Mare” la ripresa degli allenamenti della squadra giallorossa. A comunicarlo attraverso una laconica nota stampa è stata pochi minuti fa la stessa società di via Colonnello Costadura che ha preferito non rischiare un contatto troppo ravvicinato tra la presumibile e preventivabile rappresentanza degli Ultrà e mister Pasquale Padalino.
C’è infatti il tecnico foggiano al centro di feroci polemiche e contestazioni quasi senza precedenti per le ormai risapute ragioni che hanno fatto perdere le staffe non solo alla frangia più calda della tifoseria leccese, ma anche a supporter notoriamente più pacati ed inclini al quieto vivere. La scelta della dirtigenza di indire un tardivo silenzio stampa e, soprattutto, la mancaza di rispetto dimostrata ed il non aver ascoltato gli umori della piazza esonerando l’allenatore, ma riaccordandogli la fiducia dei vertici del club hanno reso il clima incandescente che si respira attorno a Padalino ma, di conseguenza, a tutta la compagine dell’U.S. Lecce.
Come già accaduto in passato dinanzi a situazioni potenzialmente pericolose, i dirigenti avranno accolto l’invito delle forze dell’ordine (che sempre vigilano in simili occasioni) ad optare per un allenamento a porte aperte sì, ma nello stadio cittadino che vede le tribune lontane abbastanza dal terreno di gioco grazie alla presenza della pista d’atletica, utile a mantenere a debita distanza la truppa da eventuali lanci di fumogeni e bombe carta verso il manrto verde.
Alle 16:00 capiremo se prevarrà la cieca rabbia, figlia dell’indignazione per le fotografie arrivate dallo “Zaccheria” a fine match che ritraggono Padalino sorridente e disteso congratularsi con i foggiani che avevano annientato il suo Lecce, oppure se sarà data prova di maturità ed il grosso della contestazione della Curva Nord avverrà domenica durante la partita col Fondi.