LECCE – Mauro Giliberti, candidato sindaco del Centrodestra alle prossime elezioni comunali, dopo le dichiarazioni rilasciate nelle settimane scorse su come dotare la città di uno stadio più comodo (LEGGI QUI), oggi è tornato sull’argomento, rivedendo in parte le sue vedute. Dall’idea di una ristrutturazione “soft” dell’impianto sportivo del capoluogo salentino, Giliberti ora ipotizza la costruzione di una struttura ex novo, ma sempre nello stesso luogo dove oggi sorge il “Via del Mare“, sull’esempio del nuovo stadio realizzato ad Udine con la “Dacia Arena“. Un possibilità legata al project financing, ossia il coinvolgimento di privati nella realizzazione, gestione e soprattutto nell’accollamento totale o parziale dei costi di opere pubbliche, o opere di pubblica utilità, in vista di future entrate economiche. Questo consentirà di attrarre capitali privati, a costo zero per l’amministrazione comunale leccese.
Esistono oggi diverse procedure di affidamento del contratto in finanza di progetto: la procedura a gara unica per l’individuazione del promotore e l’aggiudicazione del contratto di concessione, la procedura a doppia gara con diritto di prelazione a favore del promotore, la procedura su iniziativa del privato per le opere inserite nella programmazione, la procedura su iniziativa del privato per le opere non inserite nella programmazione. Per l’amplissima libertà di iniziativa privata, di certo la procedura tipica è quella che consente al privato di presentare proposte relative alla realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità non presenti né nella programmazione triennale di cui all’art. 128 del Codice, né negli strumenti di programmazione approvati dall’amministrazione. L’amministrazione aggiudicatrice è tenuta a valutare, entro 3 mesi, il pubblico interesse della proposta presentata e il progetto preliminare, una volta inserito nella programmazione triennale ovvero negli strumenti di programmazione, è posto in approvazione. Una volta approvato, il progetto preliminare è posto a base di gara per l’affidamento della concessione, alla quale è invitato il proponente. I concorrenti, compreso il promotore, quindi presenteranno un’offerta nei termini stabiliti dalla legge. La peculiarità di questa procedura sta nel fatto che se il promotore non risulta aggiudicatario, ha facoltà di esercitare il diritto di prelazione e divenire aggiudicatario se dichiara di impegnarsi ad adempiere alle obbligazioni contrattuali alle medesime condizioni offerte dall’aggiudicatario.
Ecco il pensiero di Giliberti: “Lecce ha bisogno di un nuovo stadio. Meno cemento e più servizi. Penso alla demolizione e ricostruzione contestuale e nella medesima area, già urbanizzata, per la quale sarà una grande occasione di riqualificazione. Esattamente come è avvenuto ad Udine. Un’arena da 20.000 posti al coperto, senza pista di atletica, a misura di diversamente abile, bellissima ed efficiente, un catino in cui tifosi e giocatori siano davvero vicini. Una struttura al servizio della città in cui inserire strutture, come la sede dell’Us Lecce, del Coni, del Comitato Italiano Paralimpico, delle Federazioni sportive, della Federazione medici sportivi, del Museo dello Sport e del Museo dei Bambini, l’Officina del ciclista e del cicloamatore, quella delle auto e delle moto d’epoca. Oltre che, ovviamente, attività commerciali. Lo strumento del Project Financing è un’opportunità che la prossima amministrazione è pronta a cogliere, con una grande attenzione per il coinvolgimento delle imprese del territorio“.
Nuovo stadio, nuova tangenziale, ponte con l’Albania, nuovo look per Lecce, meno tasse per tutti, Lecce in serie A e in Champions League, il Lecce agli arabi, etc. etc. e Giliberti re delle caz…te.