LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Nelle pagelle di Lecce-Siracusa, match della 25^ giornata di Lega Pro, a meritare voti oltre la media sono stati Filippo Perucchini, Salvatore Caturano e Mario Pacilli. Il portiere ha salvato il risultato parando un rigore e compiendo un paio di interventi che hanno messo in cassaforte i 3 punti, il bomber si è preso la responsabilità di calciare il penalty che ha sbloccato la partita dallo 0-0 in un momento delicato del match, mentre lo sgusciante attaccante di destra ha creato scompiglio e messo alle corde la retroguardia di un comunque ottimo Siracusa. Si è fatto apprezzare anche Pedro Costa Ferreira, al suo esordio al “Via del Mare” e fin dal primo minuto, mentre si sono macchiati di gravi responsabilità Ferdinando Vitofrancesco, protagonista di un pomeriggio sottotono, e Abdou Doumbia che ha rischiato di compromettere l’esito finale del match con una stupidaggine (ha colpito un avversario a gioco fermo con uno schiaffo) che l’arbitro ha punito solo con l’ammonizione, indotto in errore dal primo assistente al quale aveva chiesto lumi sull’accaduto.
PERUCCHINI: Eroe di giornata. Riscatta la delusione dell’esordio col Lecce di sabato scorso a Caserta compiendo una serie di interventi che valgono quanto i gol messi a segno dagli attaccanti quando il risultato era ancora fermo sullo 0-0. Poi para soprattutto il calcio di rigore concesso gli ospiti con un balzo felino alla sua destra, negando a Catania la gioia del gol e la possibilità di rimettere in discussione le sorti del match. Gli applausi che lo hanno accolto prima dell’inizio e quelli ricevuti alla fine dell’incontro sono ampiamente meritati. VOTO: 7,5
VITOFRANCESCO: Il dinamismo cher ci mette nel fare su e giù lungo la fascia destra non è in discussione ma appare ancora frastornato, come sette giorni fa, tanto da effettuare un retropassaggio suicida verso Perucchini che costa al Lecce il rigore contro. Anche nell’azione del gol siracusano non è esente da colpe, perdendosi De Silvestro che realizza a porta sguarnita una rete facile, facile. Esce masticando amaro con il suo tecnico che percepisce quanto fosse in difficoltà. VOTO: 5 —> (dal 36′ s.t.) AGOSTINONE: Col suo ingresso in campo Padalino prova a blindare le corsie esterne, riportando Ciancio nel suo ruolo naturale così come l’ex Piacenza. Fornisce un apporto sufficiente, nonostante la condizione di forma approssimativa dopo la distorsione alla caviglia che lo ha fatto allenare poco in settimana. VOTO: S.V.
COSENZA: Gladiatorio al centro della difesa dove non concede la ben che minima opportunità agli avversari. In coppia con Perucchini sventa una minaccia in avvio di gara che vale mezzo gol, poi ringhia sui portatori di palla aretusei che si affacciano nella metà campo leccese facendogli capire che da quelle parti non si sarebbe passati. VOTO: 6,5
DRUDI: Alterna buone giocate e anticipi ad interventi di scarsa lucidità, figli della smania di far ripartire l’azione o del tentativo di non concedere ripartenze a Spinelli e compagni. Si fa pure ammonire ingenuamente, il che gli costerà la squalifica vista la freschissima diffida che pendeva sul suo capo. VOTO: 6-
CIANCIO: Rientra in squadra da titolare come non gli accadeva da tempo. Gioca una partita tutta votata alla spinta lungo l’out di sinistra a far coppia con Doumbia ma a volte le sue incursioni e sovrapposizioni portano agli effetti desiderati. Nel finale di match viene spostato a destra e prova ad innescare un rapido contropiede che però vanifica con un’apertura fuori misura per i compagni. VOTO: 6-
MANCOSU: Liberato in parte dai compiti di costruzione del gioco affidati a Costa Ferreira, si impegna per cancellare l’opaca prova al ”Pinto”. Tanti palloni recuperati in mezzo al campo e buone iniziative personali non sempre accompagnate da una buona dose di fortuna. VOTO: 6,5
ARRIGONI: Tocca un numero enorme di palloni, eppure non incide come dovrebbe nella zona nevralgica del terreno di gioco. Ad ogni modo, sembra sulla via del recupero come elemento di spessore nella già valida rosa dei salentini. VOTO: 5,5 —> (dal 31′ s.t.) FIORDILINO: Un quarto d’ora per lui, buono per dare supporto alla manovra e tenere palla. VOTO: S.V.
COSTA FERREIRA: Tanti applausi per il suo debutto casalingo con addosso la maglia giallorossa. Si procura il rigore che schioda il risultato dallo 0-0 e resta in campo per 87 minuti dimostrando che il suo talento e la sua classe sono effettivamente di categoria superiore. VOTO: 7 —> (dal 42′ s.t.) LEPORE: Il capitano in pectore viene mandato in campo per aiutare i compagni a portare a casa i 3 punti. Ha pure l’occasione per tentare la via del gol ma spara alto sopra la traversa un pallone troppo invitante da essere servito a chi era meglio piazzato in area. VOTO: S.V.
DOUMBIA: Bisogna scindere il voto alla prestazione (positivo), da quello (negativo) che merita per l’incredibile sciocchezza commessa quando colpisce per reazione con una manata l’avversario (Catania) pronto a calciare e con lui intento a scavare una buca sul dischetto, ma che l’arbitro non punisce (come avrebbe rischiesto la situazione) con l’espulsione, ma solo con un cartellino giallo. Una follia che poteva costare carissima al Lecce in una sfida da vincere a tutti i costi e che invece si sarebbe trasformata in una pericolosa gara con l’uomo in meno e sul possibile 1-1. VOTO: 4,5
CATURANO: Ha le spalle larghe e non si scompone davanti ad uno Scandurra che pareva un gigante tra i pali quando si tratta di mettere a segno il calcio di rigore che vale non solo la sua sedicesima marcatura stagionale ma, soprattutto, il momento di svolta dell’incontro. Ci mette pure lo zampino nell’azione del 2-0 (autorete di Malerba) colpendo di testa il palo su punizione battuta da Costa Ferreira. Tutto ciò dopo una settimana in cui qualche acciacco fisico lo aveva in parte penalizzato. VOTO: 7
PACILLI: Deve aver ingoiato un rospo grande così per l’esclusione di sabato scorso a Caserta ed oggi si è preso una rivincita personale, rendendosi protagonista di una partita giocata a velocità vertiginosa, fatta di aperture geniali per i compagni nelle poche ripartenze che il Siracusa ha concesso e assist strappa-applausi agli 11.242 spettatori presenti al “Via del Mare“. Un calciatore con le sue caratteristiche è in grado di scardinare le difese più arcigne e inventare giocate capaci di sbloccare le gare. Pecca di egoismo nel finale, non servendo Vitofrancesco piazzato in piena area di rigore, preferendo il tiro in porta pur da posizione defilata. VOTO: 7
Perucchini=9 Ha salvato tutto
Vitofrancesco=3 La tragedia di un terzino ridicolo
Ciancio=4 Inutile (certamente meglio qualche ragazzo delle giovanili)
Drudi=5 Mediocre
Cosenza=6 L’anticipo è il suo forte ma con i piedi e meglio lasciar perdere
Mancosu=4 Inutile
Arrigoni=4 Initile
Ferreira=6 Gestione sufficiente del centrocampo
Pacilli=6 Qualche guizzo ma niente di che
Caturano=8 Solo per quanto corre e combatte anche acciaccato
Dumbia=3 Il cervello é quello che é…
Padalino=2 Incapacità totale
Voti reali se avete visto la partita LECCE-SIRACUSA…capisco che vi dovete tenere buono l’ambiente…ma io no…visto che pago per vedere uno spettacolo indegno