LECCE – Filippo Perucchini sorride soddisfatto guardandosi attorno quasi incredulo di aver coronato il sogno di tornare a vestire la maglia del Lecce. Aveva fatto una promessa a sè stesso e ai suoi vecchi tifosi, sentendo in cuor suo che la storia d’amore con questa squadra e quaesto territorio non era affatto giunta al capolinea. Ha dovuto masticare amaro in panchina e tribuna, recuperare da un infortunio ed assistere al tira e molla tra il Lecce, il Bologna ed il Benevento prima di poter fare finalmente le valigie e puntare dritto verso il Salento, una scelta non solo profesionale, ma di vita: ”Qui sono a casa mia; tutti sanno quanto mi ci trovi bene. È vero, ad un certo punto ho temuto di non arrivare più, anche se dentro me ero fiducioso. A farmi tirare un sospiro di sollievo è poi arrivata lunedì la telefonata di Giuseppe Mercadante (il direttore Generale dell’U.S. Lecce, ndr) che mi ha detto: ‘Bentornato’ e mi sono tranquillizzato”.
SASSOLINI NELLE SCARPE- Il nuovo numero 1 leccese (anche sei numeri di maglia saranno scelti in un seciondo momento) ha poi aggiunto: ”Voglio ringraziare la dirigenza ed il Bologna, che ha reso possibile il mio ritorno nel Salento. Sapete tutti che con questa maglia ho vissuto momenti belli, ma anche grandi amarezze. Ora miro a centrare l’obiettivo, visto che siamo al quinto anno di Lega Pro e regalare un riscatto ad una piazza che non merita un altro anno di inferno. La gente a Lecce ti dà una carica incredibile già da quando sali gli scalini che portano in campo. Non vedo l’ora di giocare davanti a quegli splendidi tifosi che mi apprezzano e, sì, sono fiducioso per il finale di stagione. Per un portiere è importante la continuità, ma per me ora conta solo l’obiettivo comune. Nel calcio ci sono per tutti esperienze positive e negative: l’ultima purtroppo è stata negativa, ma fa parte del gioco. Ora il mio pensiero è rivolto al Lecce e basta”.
LA CONDIZIONE FISICA- ”Il mio attuale stato di forma? Ho giocato poco a Benevento, a causa anche di un infortunio ad inizio anno. Ora però sto benone e potrei già giocare perché mi sono allenato bene negli ultimi due mesi, anche con il visual training. Con il preparatore dei portieri del Lecce, Gigi Sassanelli, mi sono sentito spesso in questi mesi ed ora gli ho detto che mi sentirà non solo di giorno ma anche di notte… Come ho visto il calcio giocato in Serie B? Beh, secondo me ci sono parecchie squadre di Lega Pro, e mi riferisco a tutti e tre i gironi, che potrebbero giocarci, con la differenza che si è assottigliata anno dopo anno. Magari lì trovi ex calciatori di Serie A che alzano il livello tecnico, ma ormai credo che la terza serie sia una B/2”.
LA NUOVA ESPERIENZA- È un Lecce diverso quello che Perucchini ritrova rispetto alla rosa al momento della sua partenza: ”Questa squadra sta facendo molto bene e la prima posizione in classifica non è infatti un caso. Ritrovo pochi dei vecchi compagni, mentre con altri ci ho giocato solo da avversario. Rispetto alla passata stagione lo spogliatoio è cambiato tanto, ma ho già intuito che mi inserirò in un gruppo forte e unito”.