LECCE – Alla fine il papocchio è stato completato. Dopo la riunione del Gos (il Gruppo Operativo per la Sicurezza della Questura di Bari) avvenuta stamane, il prefetto della provincia del nord barese, Carla Minerva, ha vietato la trasferta allo stadio “Degli Ulivi“ ai tifosi del Lecce. La vicenda assume contorni paradossali se si pensa che martedì scorso erano stati messi in vendita i biglietti per il Settore Ospiti dell’impianto sportivo andriese per i soli possessori della Tessera del Tifoso e che alla base della decisione c’è la concomitanza con la partita di Serie B Bari-Avellino che richiederà il dispiegamento di molti uomini delle forze dell’ordine allo stadio “San Nicola” per via dell’accesa rivalità tra “galletti” e “lupi” dell’Irpinia. Intanto, i supporters giallorossi che avevano acquistato i tagliandi in prevendita erano circa una novantina; ora seguirà l’inevitabile annullamento dei biglietti già venduti ai salentini. Poi è sopraggiunto lo stop alla vendita dei tagliandi a causa dei succitati motivi di ordine pubblico, alla stessa stregua di ciò che accadde per il derby col Taranto, dove alla fine i biglietti furono messi in vendita sia pure in grave ritardo. A pesare sulla decisione assunta oggi dagli organi competenti in materia di sicurezza sono stati tuttavia anche gli scontri avvenuti a gennaio scorso, nel campionato 2015/2016, tra ultrà delle due squadre nei pressi dello stadio. Oggi a “pagare” per quegli episodi sono i tifosi più moderati e tranquilli che mai hanno fatto registrati episodi di violenza tali da richiedere l’intervento di forze dell’ordine nella trasferte fino ad oggi sostenute. Una decisione che, ovviamente, scontenta proprio chi ha sottoscritto la Tessera del tifoso, strumento rivelatosi già troppe volte obsoleto ed inadeguato, oltre che inutile, visto che poi si impedisce lo stesso di andare al seguito della propria squadra del cuore. Il derby Fidelis Andria-Lecce, insomma, si giocherà senza la presenza dei sostenitori salentini, provocando non solo un danno alla formazione di mister Padalino che non potrà contare sull’immancabile apporto dei fedelissimi che viaggiano ogni settimana in giro per mezzo Sud Italia, ma anche perché ai tifosi biancazzurri è stato fino ad oggi sempre consentito di entrare al “Via del Mare“. Una disparità di trattamento che, se mai si può comprendere, mette in atto comunque i famosi due pesi e due misure ogniqualvolta ci siano di mezzo i supporters giallorossi.
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[…] ricordato che all’andata analogo trattamento fu riservato ai supporters di fede leccese che non poterono assistere al derby giocato allo stadio […]