FRANCAVILLA FONTANA- Alla vigilia del match contro il Lecce, l’allenatore della Virtus Francavilla Calcio Antonio Calabro ha esaminato il momento dei suoi, partendo dal sapore particolare che avrà per lui, salentino di Melendugno, il match di domani: “Ci sono due discorsi differenti da fare –si legge sul sito ufficiale della Virtus Francavilla Calcio-, se si guarda il nome dell’avversario, se si guarda il passato. Se si guarda il palcoscenico, può sembrare inverosimile quello che andremo a fare domani sera. Se invece pensiamo alla gara in quanto tale, la si guarda entrambi allo stesso modo. C’è il cuore e c’è la ragione, ci sono sentimenti, emozioni, domani sera però dovrà prevalere la determinazione e l’atteggiamento.
“A noi servono punti per la classifica -continua il tecnico-, servono punti per dare continuità a quanto fatto domenica scorsa. Sappiamo che sarà difficile, perchè il Lecce è una squadra molto forte, e sul proprio campo si esprime ancora meglio, ma ci dobbiamo provare. Lecce e Virtus squadre simili? Sono simili nell’idea di voler proporre qualcosa, è chiaro che non in tutte le partite si riesce, ci sono situazioni nelle quali sei costretto a difenderti con tutti gli effettivi negli ultimi trenta metri e ci sono partite in cui è possibile condurre la gara negli ultimi trenta metri della squadra avversaria. Il dna è una cosa, poi le esigenze della gara sono molto diverse, per cui noi dovremo essere bravi sia negli ultimi trenta metri nostri che negli ultimi trenta metri dell’avversario. Lecce, Foggia e Matera si contenderanno la vittoria finale fino all’ultimo, sono squadre forti, e ci inserisco anche la Juve Stabia. Domani dovremo essere bravi a fare la partita perfetta “.
Domani, Calabro, anche grazie alle zero defezioni, cercherà di tenere sulla corda i suoi: ““E’ stata una settimana di lavoro come tutte le altre, i tre punti conquistati domenica ci hanno dato quella serenità per lavorare nella maniera migliore. Avrò tutti gli effettivi a disposizione. Cosa migliorare rispetto a Matera e Foggia? Bisogna sempre considerare l’avversario, non bisogna mai essere presuntuosi, mantenendo però quello che è il proprio dna. E’ chiaro che affronteremo una squadra che annovera tra le proprie fila giocatori molto importanti, hanno una società ambiziosa, ci sarà un palcoscenico da serie A, per cui bisogna analizzare tutto. Tutte le domeniche sono diverse, può cambiare il modulo, l’atteggiamento, possono cambiare le caratteristiche dei giocatori, si cerca chiaramente di non sottovalutare nulla“.
Il credo tattico della squadra brindisina è figlio dei grandi passi che sono stati fatti in questi due anni, con la doppia promozione dall’Eccellenza alla Lega Pro centrata in due stagioni: “Questo è un discorso che nasce da lontano. Cosa ci ha portato a tutto questo? Il 20 agosto 2014 fu presentata la fusione della squadra, sono passati appena due anni. Abbiamo ottenuto tutto questo senza nessun tipo di regalo, abbiamo sempre meritato tutto sul campo ed è sempre stato tutto frutto di un’idea di gioco, una società sana, una determinazione fuori dal comune, un atteggiamento da chi guarda al domani immediato, non al dopodomani. Questo è il nostro dna. Poi ci si può difendere per cento minuti ed attaccare per cento minuti, il dna non è l’idea di gioco, il dna è il marchio. Questo deve essere ben chiaro a tutti. Con tutto il rispetto per il Lecce, che è una squadra fortissima, non c’è bisogno di ribadirlo perchè si sa dove andremo a giocare, la mia squadra non deve entrare in campo con la sudditanza psicologica, perchè se già sono bravi e noi entriamo con la sudditanza diventerà ancora più difficile. La squadra e tutto l’ambiente devono sapere che tutto ciò che abbiamo oggi e che viviamo oggi, non è un sogno, è la realtà. Era un sogno due anni fa, oggi è solo realtà e ce la siamo meritata. Nessuno si deve sentire non all’altezza domani, dobbiamo entrare in campo con coraggio, fiducia ed umiltà, sapendo che affronteremo una grossa squadra“.