Via del Mare fisheyeLECCE – Mezzo secolo di vita, una moltitudine di gare disputate, momenti storici vissuti dalla tifoseria giallorossa nel bene e nel male. Il tutto tra le mura dell’ormai vecchio, ma sempre amato stadioVia del Mare“. Il lasso di tempo interrcorso tra il 2 Ottobre 1966 ed il 2 Ottobre 2016 rappresenta un anniversario importante, una data speciale: cinquant’anni fa come oggi si giocò infatti la prima partita ufficiale in campionato (un derby contro il Taranto, vinto 1-0) nell’attuale stadio, ossia il nuovo campo sportivo della città, per l’epoca modernissimo. L’impianto che sorgeva sulla strada che conduce da Lecce alla marina di San Cataldo venne tuttavia affollato, ma non inaugurato, una prima volta già nell’estate del 1966 in un’amichevole di lusso contro lo Spartak Mosca. Costò l’esorbitante cifra di mezzo miliardo di lire di allora, una spesa enorme a cui si potè far fronte grazie a fondi pubblici che resero possibile la costruzione dello stadio che poi sarebbe arrivato a disporre di 25.000 posti. A tanto ammontava il numero di spettatori che portevano assistere alle partite del Lecce, fino a quel giorno ospitate nel vecchio “Carlo Pranzo“, struttura vetusta (le tribune erano addirittura in legno) e non più funzionale per la richiesta che Lecce iniziava ad avere di calcio importante. Ad ogni modo, va ricordato che la squadra giallorossi, dal 1924 al 1943, ha giocato anche nello Stadio “Achille Starace.

stadio Via del Mare per Lecce-Bassano 1La struttura fu realizzata secondo le concezioni di impianto all’avanguardia in voga in quegli anni e cioè dotandola di un fossato che correva lungo l’intero anello a ridosso degli spalti e di una pista di atletica. La prima versione presentava un unico anello, ad eccezione della Tribuna Ovest, oggi Tribuna Centrale e Laterale Nord e Sud, che disponeva di un piccolo settore superiore al coperto, che comprendeva anche la Tribuna Stampa. Con la promozione dalla Serie C alla Serie B nel 1976, l’aumento della capienza dello stadio fu possibile grazie alla costruzione del cosiddetto “Crescent“, tutt’oggi presente in Tribuna Est che portò ad oltre 20.000 il numero degli spettatori.

Stadio_via_del_marePassò un altro decennio e l’U.S. Lecce ebbe bisogno di uno stadio all’altezza della Serie A conquistata dalla squadra allenata da Eugenio Fascetti. Al termine della trionfale stagione 1984/’85, si decise di abbattere e ricostruire l’impianto originario ad eccezione del Crescent. Il risultato fu uno stadio costruito in appena 100 giorni dalla ditta di Costantino Rozzi cjhe ha eretto due altri “gemelli” identici per conformazione ma non per numero di spettatori, ad Avellino e ad Ascoli; la capienza massima raggiunse i 55.000 posti. Ad inaugurare il nuovo impianto fu il 25 settembre 1985 un’amichevole della Nazionale Italiana allenata da Enzo Bearzot (Italia-Norvegia 1-2), mentre la prima gara disputata in massima serie avanti al pubblico amico fu uno 0-0 con il Torino. Lo stadio di Lecce fu, tra l’altro, inserito nella lista degli stadi di riseva per i Mondiali di Calcio del 1990 ospitati in Italia.

Il primo allenamento al Via del MarePassarono gli anni e con l’introduzione del decreto ministeriale che stabiliva la numerazione dei posti in ogni settore degli stadi, il “Via del Mare” vide la capienza massima abbassata a 36.827 posti (di cui 22.290 al coperto). Nella stagione 2004-’05 e 2005-’06, grazie ai vari lavori di adeguamento, l’U.S. Lecce ottenne la Licenza UEFA per eventualmente partecipare alle coppe europee. Nel giugno del 2005, si pose mano alla realizzazione di quelle infrastrutture quali un’area prefiltraggio, i varchi d’accesso all’area di massima sicurezza con preselettori, tornelli a tutt’altezza, impianto TV a circuito chiuso ed erogazione di biglietti nominativi.

Arriviamo quindi ai giorni nostri. Con la retrocessione d’ufficio in Lega PRO nell’estate 2012, la famiglia Tesoro che aveva rilevato le quote di maggioranza della società dal gruppo Semeraro, decise di chiudere l’anno dopo la Curva Sud per questioni prettamente economiche. La capienza di quel settore, confinante con il Settore Ospiti nei Distinti Sud-Est, fu ridotta dapprima a 36.827 e poi, il 31 gennaio 2013, con la chiusura dell’intera Curva Sud, ulteriormente ridimensionata  a 14.287 posti. Lo scarso numero di biglietti venduti per quel settore non giustificava le spese per garantire il servizio d’ordine di competenza ormai delle società professionistiche.

Curva Sud Via del Mare - seggiolini rossiCon l’arrivo della cordata di imprenditori leccesi con a capo l’avvocato Saverio Sticchi Damiani, l’impianto sportivo leccese sta pian piano tornando a contare su un crescente numero di posti. La capienza è stata riportata a 16.433 spettatori. Soltanto in occasione del derby col Foggia dello scorso campionato, i posti a sedere furono aumentati fino a 17.983. Ora, la nuova dirigenza pare orientata a riaprire anche la Curva Sud, ma occorre mettere mano al portafogli e spendere circa 100.000 euro per rimettere a norma e ripulire quel settore.

Cinquant’anni e tante, tantissime vicende dunque hanno trovato un posto in cui esser vissute prima, ricordate e tramandate poi. Una lunga storia d’amore e di successi che hanno visto quello che per tutti è e resta il “Via del Mare” nonostante l’intitolazione al compianto ex sindaco Ettore Giardiniero, primo cittadino nel periodo della costruzione dell’impianto, che volle fortissimamente quel gioiello insieme al presidente Franco Jurlano.

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