LECCE – Gli amici, quelli veri, nella vita te li ritrovi accanto nei momenti di difficoltà e del bisogno. Una “verità” che Checco Lepore ha già avuto modo di sperimentare nel periodo buio della squalifica, all’epoca della sua militanza nella Nocerina, e che potrebbe valere anche oggi per l’avvio di stagione con la fascia da capitano al braccio del suo amatissimo Lecce; un periodo che sta coincidendo con una fisiologica fase di rodaggio nel nuovo ruolo che mister Pasquale Padalino ha pensato per lui nel 4-3-3 finora adottato come modulo base della formazione giallorossa.
E gli amici sono gli stessi da sempre, quelli con cui il numero 10 leccese è cresciuto nel Rione San Pio e che lo accolgono come un pascià ogni volta che lo incontrano nelle zone normalmente più frequentate, tutti riuniti nel cosiddetto “Gruppo Inoky“. Si tratta degli stessi amici che già nello scorso campionato gli dedicarono un primo striscione che campeggia ancor oggi in Tribuna Est in ogni partita della squadra salentina tra le mura amiche (“Tutti pazzi per Lepore“) e che adesso ne hanno realizzato un secondo esposto in quello stesso settore dello stadio “Via del Mare“.
“LEPORE 10 SI FORTE DE CAPU – RIONE SAN PIO – #CL10 – GRUPPO INOKY” è il messaggio che campeggia e che fa il paio con la sottomaglia che il capitano giallorosso mostrò due stagioni orsono dopo una rete segnata davanti al pubblico amico. Già, la testa… Avere una grande caparbietà, lavorare duramente per raggiungere gli obiettivi, non abbattersi mai e dare dimostrazione di grande capacità di concentrazione e professionalità sono le armi che Lepore adopera per rendere ad altissimi livelli. Ancor più ora che ha il ruolo di capitano della sua squadra del cuore.
Con tanta pazienza e duro lavoro, di sicuro il ragazzo delle Case Magno saprà superare l’attuale momento di forma e rendimento non proprio brillanti ed in linea con le prestazioni super a cui ha abituato forse fin troppo bene la platea dei tifosi leccesi perché, quando la testa è forte, sono larghe anche le spalle per sopportare qualche critica e qualche mugugno che si è sentito piovere dalle tribune nella gara con la Casertana e pure le gambe girano come solito.