LECCE (di Gavino Coradduzza) – “All’attacco, Lecce” canta a squarciagola (e lo farà come sempre per l’intera partita) la Curva Nord sempre affamata di successi a prescindere dai quattro appena inanellati e a prescindere dall’avversario che questa volta era una Casertana in palla e abbastanza vivace. La sfera scorre veloce a partire dal fischio d’avvio, con le due squadre partono a ritmo elevato per quanto la temperatura sia ancora… da spiaggia. Si gioca a tutto campo; i continui rovesciamenti di fronte rendono godibile la partita anche se i giallorossi non brillano per precisione e nella finalizzazione delle manovre: l’ultimo passaggio è troppo spesso approssimativo e fuori misura…
La squadra ospite sembra tanto sicura di sè da azzardare pericolosi fraseggi in spazi angusti al limite della propria area, pur sotto la ossessiva pressione di Caturano,Torromino e Ciancio, ma non perde mai un contrasto. Così come il Lecce, la Casertana non butta via mai una palla; dunque si tratta di due squadre votate alla produzione di gioco, magari non eccelso, ma la ricerca risulta costante.

Nella ripresa, si rientra in campo con le formazioni immutate, come immutato appare, rispetto alla prima frazione, l’animus pugnandi della seconda; e non è a dire che i giocatori si risparmino, direi proprio di no; ma dopo una decina di minuti è già tempo di cambi. Il primo ad abbandonare il campo è Arrigoni, poco geometra ed ancor meno architetto; lo sostituisce Fiordilino, con Lepore che si accentra nel tentativo di incrementare la produttività del centrocampo alquanto scolorito… Sarà il caso di prendere atto che sul piano della manovra la Casertana, quantitativamente, ha fatto meno del Lecce, ma lo ha fatto con più qualità e scioltezza commettendo pochissimi errori. Il saltuario 4-4-1-1 disegnato da Tedesco (talvolta, ovviamente, 5-4-1…) ha funzionato egregiamente almeno fino a tre quarti di gara. La lampada di Lepore continua ad erogare luce…

Avversario tosto questa Casertana, quasi a ricordare che non sempre si faranno passeggiate domenicali e che nessun avversario sarà incline a posare la testa sotto la mannaia del Lecce…
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