LECCE – Il Lecce che vince e convince è frutto di un affiatamento che cresce di domenica in domenica tra i calciatori della rosa. Un’ennesima riprova la si è avuta ieri pomeriggio a Melfi quando tra i pali della porta leccese c’era Marco Bleve che aveva sostituito l’indisponibile Lys Gomis, finora portiere titolare in Coppa Italia e campionato.
Nel finale di gara, al momento dell’esecuzione del calcio di rigore un po’ troppo generosamente assegnato dall’arbitro Camplone di Pescara ai padroni di casa, il numero 1 giallorosso si è alzato dalla panchina sulla quale sedeva e, dando le spalle al campo, in preda all’ansia per il forcing finale dei lucani che attaccavano a testa bassa, si è lasciato andare ad un profetico: “Lo para, lo para, lo para!” rivolto idealmente all’amico e collega Bleve. Una specie di mantra che ha accompagnato gli interminabili secondi durante i quali Pompilio ha preso la rincorsa, ha tirato di sinistro indirizzando la sfera all’angolino alto della porta leccese ma con l’estremo difensore salentino che si è superato deviando la conclusione oltre la traversa e vanificando i sogni di rimonta dei melfitani. Solo allora Gomis ha capito di aver indovinato la sua previsione ed ha esultato come se quel penalty l’avesse parato lui.
Una dimostrazione di compatezza e di capacità di saper soffrire dentro e fuori dal rettangolo verde per centrare l’obiettivo immediato del successo (il secondo consecutivo in trasferta) ma propedeutico per arrivare alla fine della stagione con ben altri risultati in carniere da festeggiare…