squadra Lecce vs AkragasLECCE (di Gavino Coradduzza) – Due partite, due vittorie, due doppiette della premiata ditta Caturano-Torromino ed il popolo giallorosso si esalta, ma a buona ragione. Ad accogliere l’ingresso in campo dei giallorossi all’esordio casalingo c’è il possente abbraccio dei suoi tifosi; sarà così per tutta la partita, fino al lungo applauso che ha accompagnato mister Padalino ed i suoi ragazzi fino al sottopassaggio tra applausi e battimani…

Il Lecce che vince per 4-1 con l’Akragas dimostra di avere la testa sulle spalle e in panchina… ha cuore saldo e piedi precisi e generosi. L’avvio di partita è stato di quelli che stordirebbero qualunque avversario: in campo si srotolano disegni di gioco ragionato, scambi fantasiosi, precisi ed un atteggiamento solidale tra i giocatori di casa. Diventa automatico offrirsi al compagno in possesso di palla accordandogli alternative di smistamento e di gioco che nascondono la palla all’avversario frastornato. Questo Lecce piace; si sente nell’aria che da un momento all’altro la rete siciliana perderà la verginità. Ed invece, come molto spesso accade, sono i biancocelesti a passare in vantaggio…
Curva Nord contro AkragasMa questo Lecce piace perchè proprio allora dimostra carattere e personalità; non perde la calma neanche per un attimo per aver subito gol dopo 17 minuti di dominio quasi totale. Insomma, la martellata di Zanini cambia il risultato ma non l’atteggiamento della squadra giallorossa. Ed infatti, dopo soli due minuti, Torromino estrae dal suo cilindro un mezzo avvitamento in rovesciata con palla in fondo al sacco. “Ma come – avrà pensato il gemello Caturano – lui segna e io no?” Detto, fatto è così arrivato il raddoppio (31°)… La partita del Lecce è ora sul giusto binario: si può correre… La squadra non si sente appagata, non si adagia sul risultato favorevole; continua a tessere trame di gioco con qua e là qualche affiorante smagliatura difensiva, qualche tocco impreciso che accorda alla squadra di Di Napoli l’opportunità di galoppare con guizzi veloci verso la porta di Gomis.
 
azione Lecce-Akragas 4-1La ripresa non conferma del tutto le ottime premesse del primo tempo: il Lecce continua a scrivere gioco anche se l’inchiostro sembra un tantino annacquato; cala la vivacità (la serata è calda e umida). L’Akragas rialza la testa e… ci prova, ma a spegnere le legittime velleità dei siciliani arriva la marcatura numero 3 che ristabilisce la più obiettiva differenza tra una squadra “squadra” ed un’altra che fa leva su un paio di elementi di buona qualità, ma che sul piano complessivo accusa qualche limite abbastanza vistoso: cross pennellato per la testa puntuale di Caturano e per i 12.000 sugli spalti è la ciliegiona sulla torta… Ma non finisce qui perchè Torromino non può non approfittare del suicidio difensivo offerto quasi su un piatto d’argento in pieno recupero. Finisce così con un rotondo 4-1 che, con un pochino di precisione in più nell’area piccola, poteva assumere contorni tennistici. I conti tornano: due partite, due vittorie, due gol Torromino (e sono tre), due gol Caturano (e sono tre). Il passo è quello giusto…
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