abbonamentiLECCE (di Luca Manna) – Parte oggi la bellissima iniziativa dell’U.S. Lecce per tentare di coinvolgere ancor di più i tifosi giallorossi residenti nei centri della provincia che per motivi logistici non possono recarsi spesso nel capoluogo salentino. L’ennesimo segnale di come questo gruppo societario abbia voglia di coinvolgere sempre più l’intero territorio e reputi fondamentale, anche ai fini del risultato sportivo, una massiccia presenza di spettatori ogni volta che il Lecce “calpesterà” l’erbetta verde del “Via Del Mare”. Una campagna abbonamenti “itinerante” nella quale 3 fortunati tifosi che sottoscriveranno la tessera annuale verranno premiati con una maglia del Lecce, cimelio sempre prezioso e da custodire come un tesoro. E per non essere da meno dei loro dirigenti, anche i ragazzi di mister Padalino hanno deciso di rendere quest’estate giallorossa sempre più “itinerante”, sfoderando due buone prestazioni in Tim Cup e continuando così il loro personale Giro d’Italia, partito dalla Calabria con il ritiro a Cotronei e continuato fra le colline ed i santuari dell’Umbria, prima di toccare Ascoli Piceno e di finire a Roma per preparare la gara di Genova di domani pomeriggio.

E se con l’Altovicentino avevamo visto sprazzi di buon Lecce, ma ancora poca benzina nelle gambe e automatismi in pieno rodaggio, una settimana dopo al “Del Duca” di Ascoli abbiamo sentito parlare (vedere purtroppo non è stato possibile, cosa che nel 2016 risulta quantomeno “strano”) di un Lecce in palla, a tratti spettacolare (bellissima azione sul secondo goal firmato Caturano) e che avrebbe potuto chiudere la pratica durante i tempi regolamentari se non avesse sprecato il colpo del ko in almeno 2 occasioni.

Corrado LiguoriContro un avversario di categoria superiore e con ambizioni importanti, i ragazzi messi in campo dal duo Di Corcia-Padalino hanno mostrato rispetto, ma nessun timore reverenziale e vinto ai rigori una partita che tutto sommato avevano già vinto ai punti nei 90’ regolamentari. Nonostante questo e nonostante non abbiano visto la partita (tranne la magnifica diretta facebook dei rigori proposta da Corrado Liguori, che per un tifoso del Lecce valeva quantomeno un Oscar), diversi allenatori “social presenti fra i nostri tifosi hanno comunque trovato il modo di criticare questo e quell’ altro giocatore, provando così ancora una volta a rovinare il bel clima che si è creato intorno ad un gruppo che è partito con testa e piede giusto e che si spera continui cosi per tutta la stagione. Dalle poche immagini televisive viste è sembrato assolutamente fuori luogo criticare Lys Gomis, tra l’altro autore di 3 parate da grande portiere, per un goal in cui le sue responsabilità sono limitate.

doumbiaAllo stesso modo, risulta quasi stucchevole il continuo “bombardamento” d’insulti (e su alcuni meglio soprassedere) nei confronti di Abdou Doumbia. Il ragazzo ha sbagliato è vero, ma per adesso fa parte della rosa del Lecce e probabilmente Padalino vede in lui una risorsa importante; sarebbe più costruttivo non creare intorno a lui un clima ostile e magari, se dovesse decidere di restare a Lecce, chi è vicino al giocatore, consigliare allo stesso di chiarire una volta per tutte con i tifosi i dissidi di giugno, per remare tutti nella stessa direzione e non creare malumori che non fanno bene a lui e neanche all’intero dello spogliatoio.

Il Lecce “itinerante” adesso partirà in direzione Liguria, lo farà per respirare un po’ di clima di tempi lontani ma non troppo, giocherà questo terzo turno di Coppa Italia su uno dei campi più belli d’Italia e contro una squadra la cui tifoseria ci rispetta da tempo e lo farà per onorare la nostra maglia anche contro un avversario molto più forte e che magari nella coppa vede una “opportunità”. Nel calcio si sa, nulla è mai scritto prima del triplice fischio finale e le pressioni questa volta non saranno un nostro problema.

stadio FerrarisCerto è, che per l’ennesima volta, i “padroni” del calcio non hanno mostrato il rispetto necessario e doveroso ad una società come il Lecce, anticipando addirittura al venerdì la partita di una società, l’unica dell’intera competizione, che aveva giocato 120 minuti appena lunedì sera e non mostrando neanche un minimo di coerenza con altre decisioni, riguardanti altre squadre ed altri “lidi”, che condizionano continuamente i calendari dei vari campionati a stagione in corso. Ma questa, si sa, è storia vecchia; cercheremo di combatterla sul campo anche quest’anno, magari iniziando da domani pomeriggio, cercando di rendere l’estate “itinerante”… strabiliante!

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