FOGGIA (di Pierpaolo Sergio) – La legge dello “Zaccheria” che vuole il Lecce incapace di vincervi da decenni si conferma implacabile per il Lecce che dice addio ai sogni di gloria chiamati finale dei play off. I salentini escono sconfitti anche nella gara di ritorno da un Foggia più cinico e più squadra, che ha meritato il passaggio del turno dove ora si contenderà la Serie B col Pisa di Gattuso. Sarebbe servito ben altro piglio e ben altra buona sorte per avere la meglio della formazione di Roberto De Zerbi che ha legittimato sul campo la superiorità tecnico e tattica a cui gli uomini di Braglia non sono riusciti ad opporsi. Si ferma in semifinale la lunga rincorsa giallorossa e da domani è già tempo di programmare il futuro facendo, si spera, tesoro degli errori commessi quest’anno dalla nuova dirigenza.
1.PERUCCHINI: Salva alla grande con un’uscita ottima per tempo ed altrettanto otimi riflessi la migliore occasione da gol del Foggia nel primo tempo con l’ex Di Chiara. I compagni provano a fargli scudo meglio rispetto al match d’andata, ma deve chinarsi due altre volte a raccogliere il pallone da in fondo al sacco sull’eurogol di Riverola e il tocco ravvicinato di Sarno su cui poteva poco. VOTO: 6
3. LEGITTIMO: Anche per lui, come fu per Di Livio, si può usare l’aggettivo “soldatino”; infatti, non si muove pressoché mai dalla linea difensiva dove lo mette Braglia e non affonda mezza volta lungo la sua fascia di competenza. Al contrario, viene infilato più volte dagli esterni rossoneri come in occasione della seconda rete dei “satanelli” in cui si perde Sarno. VOTO: 5
4. PAPINI: Si becca un cartellino giallo dopo una ventina di minuti che ne limita l’impeto e lo costringere a mordere il freno quando ci sarebbe da intervenire senza troppi complimenti per arginare le ripartenze foggiane. Non è per lui il compito di portare palla e cercare di creare gioco ed i risultati si vedono. VOTO: 5
5. COSENZA: Ancora non il miglior Cosenza ammirato in campionato. Se domenica scorsa giocò la sua peggior partita in maglia giallorossa, stasera è apparso ancora un po’ frastornato e non perfettamente lucido, troppo nervoso rischia anche l’espulsione per proteste. VOTO: 5
7. LEPORE: Se la deve vedere con Chiricò che prova a prenderlo spesso e volentieri di filata lungo l’out destro del Lecce. Il duello lo impegna e non poco e deve badare prima a coprire che a proporsi in avanti. Tutto inutilmente. VOTO: 5
9. MOSCARDELLI: Il più temuto ed il più reattivo tra le fila giallorosse. Nel primo tempo si fa apprezzare per una serie di recuperi fin dentro la sua area di rigore che tolgono le castagne dal fuoco ai suoi compagni. Fa a sportellate con tutta la retroguardia rossonera e prova a tenere in ansia i 17.000 dello “Zaccheria” che gli riservano cori ingiuriosi e fischi figli della paura che incute. Sono sue le migliori occasioni da rete che il Lecce crea ma non finalizza. VOTO: 6,5
10. SURRACO: Preferito in extremis ad Alcibiade, scende in campo non proprio con l’atteggiamento più consono alle attese ed all’impresa cui il Lecce è chiamato. Sfarfalla spesso e volentieri col pallone tra i piedi e lo perde con troppa facilità. Errori anche in fase di appoggio ma con lui in campo i salentini almeno non rinunciano a priori a gocarsela. VOTO: 5 —> DE FEUDIS: S.V.
17. SALVI: Reattivo e battagliero come sa essere nelle gare che contano. Rincorre i portatori di palla foggiani in lungo ed in largo non lesinando energie, ma deve alzare bandiera bianca immolato incomprensibilmente sull’altare della causa comune quando viene richiamato in panchina. VOTO: 6 —> CARROZZA: S.V.
18. CATURANO: Abulico e pocco servito, nel primo tempo non lascia traccia del suo impiego. Pone la firma sull’ininfluente gol giallorosso, ma nulla di più. VOTO: 5
21. ABRUZZESE: Pure lui si concede qualche svista in fase di copertura che potrebbe costare cara al Lecce; nonostante ciò, controlla i temuti attaccanti di casa con mestiere. VOTO: 5,5
24. DOUMBIA: Irritante quando si permette disattenzioni da dilettante sul controllo di palla e nei passaggi, come pure quando fallisce una ghiotta oaccasione in area davanti a Narciso sparando la sfera oltre la traversa, che poi colpisce in occasione del gol di Caturano che vale almeno per gli almanacchi. VOTO: 5 —> SOWE: S.V.
All. BRAGLIA: Stavolta il miracolo non gli riesce. Il mea culpa iniziato in conferenza post match di una settimana fa trova conferma nello schieramento iniziale che propone al cospetto del Foggia. La sua squadra gioca un primo tempo in apnea in cui comunque mantiene inviolata la porta. Nella ripresa il Foggia passa in vantaggio, la musica cambia e tutto diventa maledettamente complicato per le possibilità di questo gruppo spremuto fino al midollo per arrivare fin dove è arrivato. Crea perplessità la gestione dei cambi, ma la scelta non è che permettesse chissà quali soluzioni. VOTO: 5