Gavino CoradduzzaLECCE (di Gavino Coradduzza) – Beneventum? No, Maleventum… Per la prima volta nella sua storia, il Benevento si affaccia alla serie cadetta; Il punteggio di tre a zero che ha legittimato la sua vittoria su Lecce è severo, ma non dice della (in parte) buona prova della squadra salentina che mai ha abbassato la testa pur pagando la ormai consolidata allergia al tiro in porta e talune occasionali leggerezze difensive; tuttavia va in archivio un severo 3-0…

Al via si è subito visto un Lecce deciso, consapevole, ben determinato, tanto da far apparire i padroni di casa alquanto frastornati, forse increduli davanti a cotanta spavalderia e padronanza del campo; colpisce anche un palo, questo brioso Lecce, lasciando intendere che sia proprio questa la partita della svolta decisiva. Ma il numero 17, si sa, non porta bene… Non porta bene al Lecce ed è infatti appena scoccato il minuto 17 quando Mazzeo viene osservato dal pacchetto difensivo ospite mentre svetta di testa e colpisce di precisione concludendo a rete la prima, vera, iniziativa offensiva dei sanniti di Auteri e Di Somma. Il gol non cambia per niente gli atteggiamenti delle due compagini: alla migliorata disinvoltura del Benevento, ora più tranquillo, si contrappone l’accentuata aggressività dei salentini lanciati alla caccia del pareggio; ma quando gli si concede la opportunità del contropiede, il Benevento non perdona: necessita di soli tre tocchi per pilotare la palla dalla propria area a quella avversaria presentando al cospetto di Bleve la potenza fisica di Cissè ed il suo fendente che indirizza la palla sul palo lontano, ma dentro la porta…
In sintesi estrema, si può affermare che si vede il Lecce manovrare più e meglio del Benevento, ma si vede anche il Benevento che va a rete più e meglio del Lecce. Braglia, dalla tribuna dove sconta la prima delle due giornate di squalifica, ordina il cambio tra l’evanescente Caturano e Moscardelli, mentre Beduschi rileva Camisa, ma l’inerzia della partita non muta; cambia invece il risultato perchè, sempre in velocità e con provenienza dalla corsia mancina, Mazzeo firma la doppietta portando a 3 il numero delle reti messe a segno dalla sua squadra, trasformando così la vittoria in un trionfo…
La micidiale concretezza del Benevento che continua a fare soltanto (soltanto?) cose essenziali, senza fronzoli, ha dunque la meglio sulle qualità di palleggio dei leccesi e anche sulla ormai solita allergia alla porta avversaria. Dal punto di vista caratteriale e dunque dell’impegno, ai salentini non si può muovere alcun appunto giacchè, anche sotto un punteggio severo, mai hanno issato la bandiera della resa: può essere, anzi, è questo, un incoraggiante viatico per i prossimi play-off. Ai vincitori della partita e del campionato indirizziamo gli auguri per il prossimo… torneo di Serie “B”, convinti di poter disputare un nuovo confronto nel Sannio e nel Salento…
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