BRINDISI – Quarantacinque anni vissuti intensamente nelle emozioni delle panchine. È questa la descrizione del lavoro di Peppino Palaia, storico medico dell’U.S. Lecce quest’anno in forza all’Enel Basket Brindisi, compagine della massima serie cestistica. Dopo quasi mezzo secolo però il dottore si ferma. Due giorni fa, presso il PalaPentassuglia, Peppino Palaia è intervenuto in conferenza stampa assieme al general manager della società brindisina Alessandro Giuliani proprio per rendere nota la sua decisione nel suo stile, tra sorrisi e allegria: “Siamo arrivati ai titoli di coda – ha affermato il medico squinzanese. Annuncio la mia uscita di scena dopo anni di panchina. Quarantacinque anni è un periodo lunghissimo dove sono passato attraverso duemila partite tra calcio e basket. Questi tre anni mi hanno completato dal punto di vista professionale. Ringrazio il presidente Marino, il direttore generale Giuliani, coach Bucchi, una grande scoperta per me che ero abituato ai mister pallonari. Con lui ho fatto la prima gaffe a Matera, andando a vedere il campo l’ho chiamato mister. Sono stato accolto benissimo, non ho avuto nessun problema. Ringrazio il team manager, i direttori sportivi Nicolai e Tullio Marino, ringrazio lo staff tecnico del coach, i due preparatori e i magazzinieri, essenziali in questo mondo. Il mio pensiero va soprattutto a due persone che mi hanno sopportato e supportato: Rino Longo e Salvatore Caiuli, i quali mi sono stati vicini e hanno saputo apprezzare e condannare qualche mia esteriorità. Questa è la mia premessa”.
Palaia poi descrive il suo futuro: “Non farò più il medico panchinaro ma assolutamente non mi dissocerò dall’Enel Basket, sarò vicino alla società per quelle che sono le mie competenze. Perché? A differenza degli altri, che con l’avanzare dell’età si riposano, sono stato coinvolto dai miei figli nei miei centri Palaia Human Care. Mi hanno caricato di lavoro e non posso assicurare la presenza quotidiana al palazzetto. Il consuntivo di quest’annata? Abbiamo avuto solo traumi distorsivi, alle caviglie Reynolds, Scott, Banks e Gagic e alla mano di Banks. Sono stato attaccato da un opinionista presso una TV locale e volevo dire la mia. Lui si meravigliava dello stop di tre settimane di Gagic, quella è ignoranza, in senso etimologico, associata alla presunzione. I traumi si dividono in quattro tipologie, dal primo al quarto grado. I carichi sono stati ben calibrati e i ragazzi non sono mai andati in overtraining. Io sarò con l’Enel Basket, mi distacco solo dalla panchina. Auguro le migliori gioie a questa società”.
Ecco il video della conferenza stampa tenuta dal dottor Palaia: