CAVALLINO – In occasione del quinto anniversario del disastro nucleare di Fukushima (2011) e del trentesimo di Chernobyl (1986), sabato 23 aprile a Cavallino (Casina Vernazza, ore 19:00) sarà proiettato il docufilm “Fukushima – A Nuclear Story“, trasmesso in esclusiva su Sky l’11 marzo scorso in contemporanea con 13 Paesi di 3 continenti, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, e che sarà presentato a Tokyo il prossimo 10 maggio alla presenza di Naoto Kan, Primo Ministro ai tempi dell’emergenza nucleare. Ospite d’onore della serata sarà Matteo Gagliardi, ideatore e regista del docufilm, che ne svelerà i numerosi retroscena incalzato dalle domande del filosofo Mario Carparelli. Sono previsti i saluti introduttivi di Michele Lombardi (Sindaco di Cavallino), Gaetano Gorgoni (Assessore alla Cultura di Cavallino), Valentina Tondo (Presidente della Cooperativa Sigismondo Castromediano) e Andrea Potenza (PM progetto SAC – Coop. Sigismondo Castromediano). Modera il giornalista Alberto Capraro.
Realizzato dalla casa di produzione milanese Teatro Primo Studio – Film Beyond, con il fondamentale contributo giornalistico di Pio d’Emilia ed il supporto di Sky TG24, “Fukushima – A Nuclear Story”, è un film documentario unico e coraggioso, scritto sei mani da Christine Reinhold, Matteo Gagliardi e Pio D’Emilia che, a 5 anni dallo tsunami e dal successivo incidente nucleare giapponese, vuole fare il punto sulla tragedia che ha sconvolto il Giappone.
Ripercorrendo il disastro attraverso gli occhi e la voce del corrispondente di Sky TG24 che vive in Giappone da più di trent’anni, il primo giornalista straniero ad essere entrato nella cosiddetta “zona proibita” ed a raggiungere la centrale nucleare, “Fukushima – A Nuclear Story” offre un punto di vista totalmente inedito della tragedia, narrata da Massimo Dapporto nella versione italiana e da Willem Dafoe in quella internazionale. Pio D’Emilia raccoglie più di 300 ore di materiale: riprese scioccanti, interviste agli abitanti delle zone colpite, alle autorità locali e governative, portando l’attenzione sugli “effetti collaterali” sociali causati dalle scelte del governo e del cosiddetto “villaggio nucleare”.
Christine Reinhold, Matteo Gagliardi e lo stesso D’Emilia uniscono in questo documentario – dopo quattro anni di ricerche – la storia di un giornalista che non ha abbandonato il suo lavoro nel momento di maggior pericolo nucleare, i dubbi e i timori di un uomo nei giorni seguenti la triplice tragedia di Fukushima e la ricerca di ciò che è veramente accaduto nella centrale nucleare di Fukushima Daichii. In una intervista inedita l’ex Primo Ministro Naoto Kan rivelerà come Tokyo, e probabilmente il Giappone, si siano salvati per un caso fortuito da una catastrofe ben più grande. Il racconto è scandito dai disegni manga realizzati da Nicola Ronci e Ilaria Gelli dell’Accademia Europea di Manga, dando vita al primo esempio di “manga made in Italy” applicati ad una produzione audiovisiva italiana.