LECCE (di Italo Aromolo) – Seconda e ultima puntata del viaggio-amarcord de Leccezionale Salento tra i rigori che hanno fatto la storia del Lecce negli ultimi quindici anni. Dopo avervi raccontato di Elvis Abbruscato in Lecce-Chievo, Massimo Oddo in Lecce-Milan, Klas Ingesson in Bologna-Lecce, Souleymane Diamoutene e Massimo Bonanni in Lecce-Bari (clicca qui per la prima puntata: http://www.leccezionale.it/2016/03/30/da-lucarelli-a-sicignano-lecce-dieci-rigori-che-hanno-fatto-la-storia/), oggi ci aspetta la parte più succulenta della top-ten: ecco le prime cinque posizioni.
5.Lecce-Napoli 2-1, Daniele Corvia (stag. 2010/’11). Rigore e salvezza è un accoppiata piuttosto malvagia per le coronarie di qualsiasi appassionato. Quello di Daniele Corvia contro il Napoli non fa eccezione per intensità, pathos e batticuore agonistico: nel momento più importante del campionato, con gli occhi di diciottomila spettatori puntati addosso, l’attaccante romano ebbe la freddezza di battere De Sanctis con una esecuzione da rigorista provetto all’incrocio dei pali. La successiva giocata di Chevanton regalò ai giallorossi il successo per 2-1 e la salvezza fu ovvia conseguenza di quella splendida cavalcata.
4.Lecce-Pontedera 8-7, Giuseppe Abruzzese (stag. 2013/’14). Affidate i vostri risparmi a chi aveva previsto che la stagione 2013/’14 sarebbe stata decisa dal sedicesimo rigore di un Lecce-Pontedera, quarti di finale play-off. E che a calciare questo rigore sarebbe stato Giuseppe Abruzzese, non proprio uno specialista per natura. Il tutto dopo che per tre volte il Lecce aveva rischiato di perdere nella lotteria ad oltranza: e allora ecco questo quarto posto perché le migliori soddisfazioni, si sa, sono sempre le più sudate e inaspettate.
3.Lecce-Bari 2-0, Cristiano Lucarelli (stag. 2000/’01). Su calcio di rigore il Lecce ha realizzato l’ultimo gol contro il Bari in una sfida al “Via del Mare” in Serie A. Erano tempi di fortunati condottieri e antichi destrieri, quando i derby si vincevano e non si giocavano: chiedere a Cristiano Lucarelli, ultimo dei bomber a decidere praticamente da solo una stra-regionale, quella del 19 novembre 2000. Prima un gol letteralmente di sedere su “assist” di Conticchio, poi undici metri di gloria a battere Jean Francois Gillet per una doppietta che a distanza di quindici anni fa ancora (e giustamente) parlare di sè.
2.Lecce-Udinese 4-5, Mirko Vucinic (stag. 2003/’04). Ordinaria follia del mondo zemaniano il 4-5 andato in scena nel 2004 al “Via del Mare“, in una delle partite più pazze della storia del Lecce. In Coppa Italia contro l’Udinese i giallorossi prima si portarono sul 3-0, poi si fecero rimontare fino al 4-5 (nel mezzo un espulsione di Paci) e sul finire vennero beffati dal clamoroso errore di Mirko Vucinic nel calciare addosso a Di Michele, improvvisatosi portiere per l’espulsione di Handanovic, il rigore del possibile pari.
1.Roma-Lecce 2-2, Francesco Totti (stag. 2004/’05). Chi l’ha detto che bisogna chiamarsi Neuer e giocare nel Bayern Monaco per essere un grande portiere, scrivere la storia, diventare un eroe. A Vincenzo Sicignano sono bastate umiltà, coraggio e un pizzico di furbizia per farlo con la maglia del Lecce il 22 settembre 2004, quando un intuito felino lo incatenò al centro della porta per fargli ritrovare in mano il cucchiaio maldestramente tentato da Francesco Totti. Uno scatto, quello della presa a lato, che resterà impresso nella memoria del Lecce ancora per molti anni, simboleggiando e onorando quella storia che nel tempo ha fatto grande questa maglia.