Tanino con Fabrizio Miccoli
Tanino con Fabrizio Miccoli

LECCE – Alzi la mano chi potrà dire di aver visto dal vivo quelle che forse si riveleranno le due partite decisive del campionato del Lecce: contro Catania e Foggia. Sicuramente Tanino, tifoso palermitano, è tra questi e la sua è una delle storie d’amore che, nonostante tutto, questo calcio riesce ancora a regalarci. Sabato è partito da Palermo a bordo di una Fiat Panda per poter tifare Lecce al “Massimino” ed ha già acquistato il biglietto che gli permetterà di raggiungere il capoluogo salentino per sostenere i giallorossi in quella che è la partita più delicata ed importante della stagione.

Tanino, sei palermitano ma parti spesso per sostenere il Lecce: da cosa nasce questa passione? 

“La passione per il Lecce e l’attaccamento ai colori giallorossi nascono da Fabrizio Miccoli che, essendo io tifoso del Palermo, ho potuto ammirare per diversi anni. Ho avuto modo poi di affezionarmi a Lecce: mi piace tanto la città che è molto simile alla mia, ma anche il modo di fare della gente”. 

Sabato scorso eri a Catania per onorare il gemellaggio tra Palermo e Lecce, vista anche la rivalità con i rosso-azzurri. Che esperienza è stata?

“È stata una bellissima esperienza e, da palermitano, andare al ‘Massimino’ e vederli nella situazione in cui si trovano è stata una bella botta d’adrenalina. Mi auguravo da tanto di poter esser presente in quella partita nonostante andare a Catania non sia mai una passeggiata. La cosa più bella è che, quando mi sono incontrato nel settore ospiti con i ragazzi di Lecce, mi sono sentito subito uno di loro. Mi sono salutato con tutti come fossimo amici da una vita: è questo il bello del calcio e del nostro gemellaggio”.

Sei stato diverse volte a Lecce e sabato tornerai per vedere Lecce-Foggia. Possiamo dire che qui è ormai la tua seconda casa?

“Sono stato a Lecce per la prima volta nel 2014 per lo spareggio vinto per 2-0 dal Lecce contro il Frosinone e ci ritorno almeno una volta all’anno. Amo viaggiare e conoscere posti diversi; facendo il cuoco, ho girato molti posti d’Italia, ma il Salento è stupendo ed essere lì, per me, è sempre un grande piacere, soprattutto perché rivedo i miei fratelli Alessandro e Francesco. Purtroppo, stando lontano, non è facile coltivare amicizie intese nel significato più stretto del termine, ma ho molti fratelli di curva perché per me le curve di Lecce e Palermo sono la stessa cosa, non a caso molte volte vado al ‘Barbera’ con la sciarpa o la bandiera del Lecce”. 

Miccoli mignoloPrima hai parlato di Fabrizio Miccoli: che ricordo ha lasciato a Palermo?

“Indelebile. Fabrizio a Palermo ha dato tanto e, soprattutto, ci ha messo sempre la faccia, anche nell’anno della Serie B. Ancora oggi faccio fatica a vedere la maglia numero 10 indossata da altri giocatori… In suo onore ho anche creato una pagina Facebook chiamata ‘Palermo e Miccoli nel cuore’ che dal 2010 aggiorno costantemente anche con notizie che riguardano il capitano e le sue ex squadre”. 

Il Palermo è coinvolto nella lotta per non retrocedere, pensi che Iachini possa essere finalmente l’uomo giusto per conquistare la salvezza?

“La colpa di tutta questa situazione è del presidente. Palermo deve tanto a Zamparini perché prima del suo avvento facevamo l’altalena tra la Serie C e B. La sua colpa, secondo me, è stata sempre quella di fare tutto da sé, non capendo che nel calcio ognuno deve ricoprire il proprio ruolo. La sua politica non viene condivisa da molti in curva qui a Palermo, ma il nostro è un rapporto di amore ed odio. Mi auguro che Iachini porti serenità nell’ambiente ma sono convinto che ci salveremo perché i giocatori sono stati sempre al suo fianco, anche durante questi avvicendamenti in panchina”. 

Un auspicio per questa stagione.

“Mi auguro che ci salveremo il prima possibile, senza fare altri stravolgimenti in panchina, come pure il massimo impegno da parte dei calciatori in tutte le partite, anche quelle che sembrano segnate come le trasferte a Roma o contro Inter e Juventus”.

Cosa vuoi dire ai tifosi del Lecce?

“Dico di sostenere la squadra e di riempire lo stadio in ogni partita. Ai tifosi meno fedeli, i classici occasionali, dico di non parlare troppo sui social network perché così si mette solo scompiglio nell’ambiente. Penso che il Lecce salirà in B perché c’è la squadra e, soprattutto, un buon allenatore”. 

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