guardalinee2LECCE – Rimane la suspense tra i tifosi del Lecce per la tanto attesa pronuncia degli organi di Giustizia sportiva chiamati ad esprimersi in merito al reclamo presentato dalla Casertana che ha portato alla non omologazione del pareggio (1-1) registrato sul campo. Si attendeva infatti per questo pomeriggio la sentenza del Giudice Sportivo della Lega Pro, il notaio Pasquale Marino, per deliberare in primo grado sulla richiesta di vittoria per 3-0 a tavolino dei “Falchetti” per l’impiego del magazziniere Giovanni Fasano quale assistente di parte giallorossa dopo l’infortunio dell’assistente Meozzi.

Nulla da fare invece. Fumata nera da Firenze dove ha sede la Lega Pro. Per conoscere quali saranno le scelte in una questione che non ha precedenti bisognerà ancora aspettare e stare con la spada di Damocle che pende sulla testa del club salentino in una fase topica della stagione, nonostante a dar man forte alle tesi difensive perorate dall’avv. Saverio Sticchi Damiani sulla posizione del magazziniere giallorosso ci sia il fatto che la Lega Pro ha deciso di equipararsi alla Lega di Serie A ed a quella di Serie B inserendo la cosiddetta “panchina aggiuntiva” nella distinta. La nuova regola parla di tesserati o dirigenti e chiunque venga inserito in lista è automaticamente equiparato ad un dirigente poiché ha firmato la clausola compromissoria FIGC. Pertanto, la posizione di Fasano appare inattaccabile.

Il Giudice Sportivo ha però preso tempo probabilmente per acquisire altro materiale affinché si possa giungere ad una decisione senza ombre, visto che in futuro farà giurisprudenza trattandosi del primo caso del genere. Alle due società spetterà poi presentare eventuale ricorso alla Corte Federale d’Appello.

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