Santa Croce LecceLECCE – Tutti insieme per chiedere di tornare ad illuminare la Basilica di Santa Croce di Lecce. L’illuminazione artistica di Santa Croce è spenta da oltre cinque mesi a causa di un contenzioso tra la Provincia, proprietaria della basilica e di Palazzo dei Celestini (sede dello stesso ente), ed Enel Sole che gestisce la manutenzione dell’illuminazione artistica, non solo della basilica, ma anche di altri 19 gioielli architettonici presenti nel Salento. Santa Croce ha perso parte della sua bellezza, oscurata da una guerra di carte, da una battaglia per decidere chi e quanto debba pagare all’altro. La basilica, simbolo forse più del Duomo di Lecce e dell’intero Salento, resta così a guardare, pazientemente, immobile dall’alto della sua maestosità agli occhi di chi ne ammira la bellezza e la grandiosità.

Ma oggi Santa Croce e Palazzo dei Celestini tornano a brillare – almeno per qualche manciata di minuti – sotto la luce di centinaia di fiaccole grazie al flash mob organizzato da Quotidiano di Puglia in collaborazione con l’architetto leccese Andrea Novembre. Un’idea nata per smuovere le coscienze di quanti «hanno a cuore il bene della città». L’appuntamento è per questa sera alle ore 18:30 davanti alla Basilica di Santa Croce. Cittadini, istituzioni, commercianti, associazioni sono invitati ad aderire all’iniziativa per chiedere che uno dei monumenti simbolo del Barocco torni ad essere illuminato. Venerdì basterà una fiaccola, una candela, perfino un accendino per omaggiare la bellezza della basilica leccese

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