LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Con un secondo più convincente del primo, il Lecce si merita buoni voti nelle pagelle della sfida casalinga col Cosenza. I calabresi di Roselli hanno disputato un’ottima prima frazione di gara in cui hanno spesso e volentieri creato affanni alla retroguardia dei salentini, salvo poi calare nella ripresa, mentre i giallorossi legittimavano il successo propiziato da una perla di Juan Surraco, abile a superare Perina al 50′ con un tiro a giro sul secondo palo di rara bellezza e precisione, grazie alle occasioni di Moscardelli (anche un palo per lui oggi) e lo stesso uruguaiano. Mister Braglia ha schierato una formazione inedita, soprattutto in difesa dove ha proposto una linea a tre composta da calciatori che non avevano mai giocato insieme fino ad oggi. Esperimento riuscito in parte, grazie alla duttilità mostrata da Camisa che ha sopperito ad alcune incertezze di Abruzzese. Gara nervosa e mal gestita dall’arbitro Paolini di Ascoli Piceno che ha scontentato entrambe le squadre, rischiando di perdere il controllo della situazione. Il Lecce porta a casa tre punti importanti in chiave classifica, ma ora capitan Papini e compagni devono ritrovare continuità di risultati e miglior condizione possibile nelle prossime due trasferte consecutive contro Akragas e Matera.
1. PERUCCHINI: Un intervento salva-risultato nel primo tempo gli varrebbe da solo un voto alto in pagella, cancellando un’uscita azzardata in avvio di match in cui a dire di no al gol cosentino ci pensa un provvidenziale Camisa con un intervento quasi sulla linea bianca. Controlla poi bene gli assalti dei silani, facendosi trovare attento e reattivo nelle mischie in area. VOTO: 6.5
2. FREDDI: Rientro positivo per il difeNsore giallorosso che fa a sportellate per tutta la gara con gli attaccanti ospiti. Si vede anche in attacco sulle palle ferme e fornisce al 1′ un assist a Moscardelli che aveva segnato ma da posizione di fuorigioco. In avvio palesa qualche incomprensione figlia dello scarso rodaggio della retroguardia schierata dal tecnico leccese, ma poi si riprende bene e dà il suo contributo nel ritorno al successo in campionato. VOTO: 6.5
3. LEGITTIMO: Gara in crescendo per l’esterno salentino che stavolta non si limita a controllare e dar man forte in difesa, ma si sgancia con una certa continuità in avanti, facendosi trovare pronto nelle chiusure sulla fascia di sua pertinenza. VOTO: 6.5
4. LEPORE: Prestazione nettamente migliore rispetto alle ultime uscite per il centrocampista leccese chiamato al duro compito di rompere e ripartire nel primo tempo, così come nella ripresa, quando per di più arretra di una ventina di metri il suo raggio d’azione per comporre una difesa a 5 impermeabile agli attacchi poco lucidi dei rossoblù. VOTO: 6.5
5. ABRUZZESE: Dopo il rientro fin dal primo minuto tra i titolari mercoledì in Coppa, oggi bagna l’esordio in campionato, ma non ripete la buona prova offerta al “San Vito – Marulla“. Mostra qulache impaccio di troppo in alcuni fuorigioco non fatti scattare a dovere ed un po’ di ruggine da scrollarsi ovviamente di dosso. Ad ogni modo, annulla il temibile Arrighini. VOTO: 5.5
6. CAMISA: Il più lucido e in palla della retroguardia giallorossa. Non va troppo per il sottile quando c’è da spazzare via la palla in tribuna e garantisce copertura stagna a Perucchini anche quando il portiere commette la succitata leggerezza in uscita, salvando un gol a porta vuota. VOTO: 6.5
7. DOUMBIA: Corre e pure tanto, ma non sempre in maniera redditizia per sé e per la squadra. In coppia con Lepore sull’out di destra giostra abbastanza bene nei disimpegni e potrebbe far male al Cosenza in un paio di circostanze in cui pecca di misura e precisione. VOTO: 6.5 ——— (dal 43′ s.t.) CARROZZA: S.V.
8. PAPINI: Lì nel mezzo a lottare da solo non riesce a mostrare per intero il suo valore. Soffre l’assenza di un secondo interditore come De Feudis o Salvi, entrambi indisponibili, e fa di necessità virtù ricorrendo a tutta la sua esperienza. VOTO: 6
9. MOSCARDELLI: Anche oggi lotta come un leone che smania dalla voglia di far vedere quanto possa essere forte e pericoloso. Farebbe un sol boccone dell’11 di Roselli ma prima un fuorigioco alla prima occasione del match e poi il palo a Perina battuto gli negano la gioia della rete personale che cerca con insistenza. Ci prova anche su punizione a beffare l’estremo ospite, bravo però a dirgli di no e lasciarlo a bocca asciutta, scaricando tutta l’adrenalina e la rabbia che aveva in corpo prendendo a calci una bottiglietta quando Braglia lo richiama in panca tra gli applausi deigli 8673 spettatori presenti sugli spalti. VOTO: 6.5 ——— (dal 28′ s.t.) CURIALE: Il suo allenatore lo lascia inizialmente in panca sperando di dargli una scossa che lo desti dal torpore di cui appare prigioniero. Vga per il campo senza fortuna, con i tifosi che sperano in un suo guizzo che però non arriva neppure in questa partita, come non gli arrivano palloni particolarmente invitanti. Momentaccio. VOTO: 5.5
10. SURRACO: L’estro che supplisce ad uno stato di forma ancora precario. Gira a zonzo per il terreno di gioco senza farsi mai notare per i primi 50 minuti poi si inventa un gol capolavoro che sblocca l’incontro e regala il successo al Lecce. La rete realizzata gli fa suonare la sveglia e va pure vicino al raddoppio con una bella girata deviata in corner dal portiere avversario. Si rimbocca le maniche nel finale quando c’è da stringere un po’ i denti e si gode i complimenti a fine gara. VOTO: 6.5
11. VECSEI: Prova grigia dell’ungherese che pare aver perso lo smalto delle prime apparizioni. Parte ancora titolare ma non trova il passo giusto nè la migliore posizione nel centrocampo reinventato da Braglia. Esce quando in mezzo al campo serve più la spada del fioretto per incamerare la vittoria e tenere a bada i silani. VOTO: 5.5 ——— (dal 15′ s.t.) SUCIU: Approccio da brividi per l’ex Toro che non ripete la buona prestazione di Coppa e forse, come afferma il suo allenatore nel post-match, sente troppo l’importanza della sfida. Perde banalmente un paio di palloni in mediana che solo per puro caso non innescano i contropiede del Cosenza. Appare svagato e timoroso, oltre che sempre intestardito nei 27 tocchi su ogni pallone che gioca come ha detto il mister in sala stampa parlando della sua prova. VOTO: 5
All. BRAGLIA: Ridisegna la squadra conscio delle insidie che la partita con il Cosenza versione campionato (e non certo quello visto in Coppa Italia…) poteva nascondere. Si affida ad un’inedita linea difensiva a tre, nuova non nel concetto tattico, ma negli uomini. Il risultato gli dà ragione anche se gli uomini di Roselli hanno disputato un gran primo tempo mettendo alle corde un Lecce non sempre attento e lucido. Il fuorigioco sistematico attuato dai giallorossi è servito a mortificare le velleità della squadra ospite ed il successo ottenuto è un buon viatico per le due trasferta di fila che attendono ora i salentini. Servirà però lavorarci ancora su, come lui stesso ha ammesso a fine gara se si vuol diventare davvero importanti. VOTO: 6.5