pallone lega pro 2015 lecce stagioneLECCE (di Tiro di Tacco) – La maledizione dell’ultima in classifica torna a colpire, specie se non ti aiutano gli episodiSperavamo di non dover ancora commentare sconfitte con l’ultima della classe o comunque con squadre che occupano le ultime posizioni, ed invece… ci risiamo! È dura anche giudicare chi perde una partita dopo averne vinte tre, più una… Sconfitta venuta non come quelle degli ultimi anni, a seguito di prestazioni da “angoscia” per i tifosi, ma frutto di episodi e di disorganizzazione nella costruzione del gioco. Partita strana, controllata senza nessun rischio nel primo tempo con l’ennesimo gol su calcio inattivo e poi la solita rete  (su azione) divorata, che se segnata avrebbe certamente cambiato l’esito della gara.

Secondo tempo con la consueta partenza anonima. Il Lecce becca il gol che prima o poi doveva arrivare e poi il disgraziato episodio della seconda rete che cambia gli equilibri a favore del Catanzaro il quale, comunque, in campo ha messo più cuore e più grinta rispetto ai salentini che non sono riusciti a gestire un possesso palla che l’evidente superiorità tecnica avrebbe giustificato, senza avere nessuna idea di gioco (occhio a questo aspetto in futuro) che spesso risalta e fa emergere le differenze tecniche.

Si va avanti con idee confuse, qualche tentativo di creare gioco sugli esterni, ma tante palle buttate in avanti con frenesia; specie nell’ultimo quarto d’ora gli episodi per raddrizzare la partita ci sono stati e sono stati anche eclatanti, ma questa volta la fortuna non ci ha assistito ed ecco il patatrac. Questo è il calcio… 

Non mi soffermo sui singoli, che sono certo cresceranno. Tra infortuni e squalifiche, troppe sono le differenze di forma tra i componenti la rosa, ma che questo non sia un alibi perché prima o poi  dovranno livellarsi agli altri compagni, si spera verso l’alto, così come fondamentale sarà la crescita di un gioco riconoscibile, come quello del primo tempo contro il Monopoli, che si spera non sia stato casuale  perché se lo fosse andremmo incontro all’ennesima annata deludente, molto difficile da digerire per la nostra passione.

Per concludere, quello di ieri è stato un  film già visto che, nelle precedenti occasioni con  “mesciu Carletto” Braglia, avevano avuto un epilogo positivo per la nostra squadra. “Nel calcio non si potrà mai pareggiare la differenza tecnica, ma si può pareggiare agonismo e corsa”. Nel calcio gli episodi diventano determinanti, sempre se li “aiuti”… 

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