ROMA : PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO FOTO DI © REMO CASILLI/SINTESI ROME - CAMPIDOGLIO SQUARELECCE (di Giovanni Costantini) – Roma, la caput mundi, sede del governo universale della Chiesa, che ha dominato col proprio Impero il mondo, ha sempre ed inevitabilmente i riflettori puntati addosso. Vero è pure che Roma nella sua storia ha conosciuto diversi momenti di difficoltà e crisi, con i vari “saccheggi” di epoca antica sia reali che simbolici legati alle varie Giunte comunali nel periodo della Prima Repubblica che si sono susseguite nel tempo. Ma è stato in particolare con l’elezione diretta dei Sindaci da Rutelli a Fini nel ’93 ed a seguire con Veltroni, con la parentesi Alemanno, fino ad arrivare a Marino ed alla sua ingloriosa fine per mano dei suoi stessi sodali che l’attenzione si è tutta concentrata sul Primo cittadino, come se in realtà quest’ultimo, che a sua volta aveva ereditato situazioni pesantissime dalle gestioni precedenti, fosse in grado con la bacchetta magica di risolvere gli annosi problemi della capitale.

In realtà si è trattato dapprima di cavalcare un malessere sociale che montava dalle periferie in ordine alla sicurezza, operazione messa in campo dalla Destra con Alemanno che poi si è rivelata un boomerang. Successivamente, sono cominciati gli scandali, le indagini, le inchieste fino ad arrivare a “Mafia Capitale”. E poi ancora alle gaffe di Ignazio Marino alla sua inadeguatezza a guidare Roma ma anche alle spese fuori controllo e alla sua sfiducia, dopo aver rassegnato e poi ritirato le dimissioni, per mano direttamente di Matteo Renzi alla vigilia del Giubileo straordinario sulla Misericordia indetto da Papa Francesco.

Non si può in ogni caso negare come la responsabilità dello sfascio non la si possa far ricadere in toto solo su chi amministra. Ogni comunità ha i rappresentanti che merita. È innegabile come un certo malcostume, oltre che l’abitudine e la rassegnazione ad accettare lo status quo faccia parte del modus vivendi italico. È necessaria una seria autocritica se si vuol puntare ad un riscatto e risanamento morale e sociale soprattutto quando in particolare i paragoni con Milano dopo l’Expo appaiono impietosissimi. Per non parlare della nomina a Commissario proprio dell’ex Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca.

Piazza-del-Campidoglio RomaÈ bello però parlare pure di ciò che sarà. Dopo questa esperienza amministrativa, il Centrosinistra, se ancora lo si può definire tale, è andato in mille pezzi e sarà difficile una risalita anche se è direttamente Matteo Renzi ad aver assunto il comando delle operazioni esautorando di fatto Matteo Orfini, figura assolutamente di secondo piano. Non sarà semplice individuare una personalità in grado di far dimenticare il disastro Marino/Pd.

Alfio Marchini, imprenditore romano già propostosi alle precedenti consultazioni, appare in questo momento l’uomo in grado di intercettare un certo elettorato moderato e viene tirato dalla giacchetta da una parte e dall’altra. Evidentemente Centrodestra o quel che n’è rimasto, senza considerare Salvini, il cui peso su Roma non è tale da essere condizionante, non se la passa meglio; basti pensare che Forza Italia è dato nei sondaggi nazionali al 10% e che lo stesso Berlusconi ha espresso il proprio endorsement a favore di Marchini (perché piacerebbe alle donne!) scatenando di contro la reazione della Meloni che su Roma è forte e che gradirebbe avere l’investitura diretta o quantomeno un passaggio legittimo dalle tanto invocate primarie.

In questo quadro confuso, si aprono (giustamente) per il Movimento 5 Stelle grandi prospettive. La gente è stanca e ha voglia di un cambiamento reale. Probabilmente è arrivato il momento di offrire un’opportunità nuova, diversa.

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