LECCE- Tra i segreti del Lecce di Braglia c’è sicuramente un assetto difensivo granitico, capace di chiudere la difesa quando c’è da salvaguardare il vantaggio. A coordinare i movimenti della difesa c’è Filippo Perucchini, baluardo della porta giallorossa capace di prendersi a suon di parate la maglia con il numero 1 stampato sul dorso.
L’estremo difensore lombardo descrive il momento di squadra a partire dall’equilibrio creatorsi con il nuovo trainer: “In questo momento stiamo trovando un buon equilibrio sia di difesa sia di squadra. Con Ischia e Melfi abbiamo dimostrato di saper soffrire, tenere il risultato e portare a casa i punti. Quando giochi in una squadra importante come il Lecce il portiere deve essere bravo a mantenere alta la concentrazione dal 1° al 95° minuto, perché le occasioni che le squadre avversarie si procurano sono poche, per cui devi essere pronto nelle poche volte che vieni chiamato in causa”
Perucchini è un portiere diverso rispetto a quello di due anni fa, alla prima stagione con il Lecce prima dell’importante intermezzo di B vissuto a Varese: “Rispetto alla mia prima esperienza nel Salento ho maturato maggiore esperienza, ora so gestire meglio determinate situazioni ed in questo lo scorso campionato nei cadetti mi ha aiutato molto”.
Gli obiettivi di squadra non caratterizzano il futuro prossimo: “In questo momento del campionato dobbiamo ragionare gara per gara, cercando di fare più punti possibili e poi vedere verso marzo la posizione di classifica”.