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Riccardo Lattanzio, punta del Nardò

LECCE (di Gabriele De Pandis)– Diciassette chilometri di costa e campagne separano due realtà che vivono sogni diametralmente diversi rispetto all’ultimo precedente di dieci anni fa. Il ritorno del derby Nardò-Gallipoli è un ribaltamento delle condizioni vissute il 24 aprile 2005, data del famoso 1-1 che permise i festeggiamenti per la promozione in Serie C/2 al Gallo proprio sul terreno del “Giovanni Paolo II”. Da quella partita di storia ne è passata tanta, da entrambe le parti. Il Gallipoli continuò la scalata verso la storica Serie B disputata nel campionato 2009-2010 per poi sprofondare fragorosamente nei campi polverosi della Promozione prima di risalire lentamente verso la Serie D, conquistata due anni fa e mantenuta nonostante il noto passaggio societario dello scorso dicembre. Il Nardò, dopo quel famoso 1-1, retrocesse in Eccellenza a seguito del play-out perso contro la Spes Mentana. Dopo il salto all’indietro, quattro anni nella Premier League regionale furono la sofferente risposta ai fasti del Gallipoli di Vincenzo Barba. Il 2009-10, questa volta in positivo, fu però un altro crocevia importante. Il Toro dominò l’Eccellenza e tornò in Serie D. Nell’ex Interregionale l’impatto fu inizialmente forte (4°posto nel 2010-11) prima di una stagione tranquilla a metà classifica (10°posto finale) e della salvezza conquistata nel play-out contro il Sant’Antonio Abate (2012-13). Il resto è storia recentissima, la radiazione di due stagioni fa, i mesi senza calcio e la rinascita vincente dello scorso anno guidata dal presidente Maurizio Fanuli. Il quadro, rispetto a quella giornata primaverile del 2005, sembra essere ribaltato, ma la frase ricorrente di questi giorni sintetizza ogni potenziale analisi ed ogni pronostico che dà il Toro favorito. Il derby è il derby, e fa storia a sé.

Mbida gallipoli
Jean Mbida, centrocampista del Gallipoli

Le probabili formazioni– Il presente è cronaca fresca d’archivio. Il Nardò, capolista solitario, ha cominciato a razzo un campionato dove la parte alta della classifica non sembra un obiettivo lontano ed il Gallipoli, tribolato da vicissitudini societarie, ha allestito in corsa una squadra per centrare l’obiettivo della salvezza. Gli ospiti, senza tifosi al seguito, non potranno contare sugli squalificati Frigerio, Rosato e Franzese. Tre assenze pesanti che complicheranno non poco il lavoro di mister Germano, probabilmente orfano anche di Lorusso, infortunato in settimana ed in dubbio fino all’ultimo. La moria di soluzioni offensive potrebbe quindi portare al cambio di modulo verso un 4-4-2 con Cris perno offensivo e Negro seconda punta. A centrocampo la sicurezza Mbida dovrebbe essere affiancata dai muscoli di Benvenga, preferito probabilmente a Mangiarotti. Dietro, con capitan Rosato fuori, Gigante e Difino vigileranno al centro e a sinistra potrebbe esordire dal 1’ Bianchi. Per il Nardò, senza Allegrini infortunato, molto ruoterà attorno a Riccardo Lattanzio, non al meglio insieme all’altra punta Ricciardo. Ragno scioglierà i dubbi sull’andriese soltanto nell’immediata vigilia. L’esterno mancino coprirebbe il ruolo di punta sinistra di un tridente con Presicce (ex dell’incontro) e Ricciardo o quello di seconda punta insieme a Ricciardo. In difesa, con Chironi in porta e Martinez-Lanzolla centrali, Caporale dovrebbe tornare a coprire il ruolo di terzino sinistro e Palmisano completerebbe il terzetto di mediana con Vicedomini e Gigante. Un’altra scelta, date le condizioni non perfette anche di Ricciardo, potrebbe essere l’avanzamento di Palmisano nel terzetto offensivo: il tal caso Caporale scalerebbe al centro con Vicedomini e Gigante e la corsia sinistra difensiva sarebbe presidiata da Strumbo.

Le probabili formazioni:

Nardò (4-3-3): Chironi; Cassano, Martinez, Lanzolla, Caporale; Palmisano, Vicedomini, Gigante; Presicce, Malcore (Ricciardo), Lattanzio. All. Ragno

Gallipoli (4-4-2): Calderaro; Mauro, Difino, Gigante, Bianchi; Pirretti, Mbida, Benvenga, Portaccio; Cris, Negro. All. Germano

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