
LECCE (di Pierpaolo Sergio) – La sua avventura nel Lecce è iniziata davvero in maniera negativa, ma non per questo si butta giù ed anzi guarda al futuro con ottimismo e fiducia. Parliamo di Francesco Cosenza, difensore centrale acquistato nelle scorse settimane per dare robustezza ed esperienza alla retroguardia del Lecce, rimasto però vittima di un brutto ed inopinato infortunio nella trasferta di Cesena in occasione della gara di Tim Cup tra l’altro persa per 4-0 dai giallorossi di mister Asta.
Quell’episodio ne ha precluso la fisiologica crescita in tema di condizione ed affiatamento con i suoi nuovi compagni, ma il 29enne calabrese (è nato a Locri) guarda avanti e pensa al suo rientro. Il tecnico leccese potrebbe infatti tornare a contare sul suo utilizzo tra poco meno di un mese, dopo la riabilitazione necessaria a colmare il periodo d’inattività dovuto all’intervento chirurgico alla clavicola sinistra che si è fratturata in un fortuito scontro di gioco all’«Orogel Stadium-Dino Manuzzi» lo scorso 9 agosto. A partire da oggi, Cosenza sta provando a forzare i tempi per tentare rientrare in campo tra soli 25 giorni.
Intanto, il campionato si avvicina e per l’ex difensore della Pro Vercelli è tempo di fare un primo bilancio della sua nuova avventura in maglia giallorossa. Lecce ed il Lecce gli han fatto una buona impressione e, nonostante l’incidente occorsogli che per lui è il primo in carriera così serio, parla volentieri del suo ambientamento nel gruppo agevolato dal clima di entusiasmo che si respira tanto nello spogliatoio, quanto nell’ambiente della tifoseria salentina. Il Lecce rappresenta una piazza importante e Cosenza ne è consapevole, tanto da non rimpiangere assolutamente l’esser sceso di categoria. A dimostrazione poi che le parole di mister Asta stanno facendo breccia nelle teste dei calciatori, anche il difensore reggino parla dell’importanza del saper essere umili. Una dote che ad una squadra ambiziosa come quella giallorossa non deve mancare per raggiungere obiettivi importanti.
E per raggiungere il sogno chiamato Serie B l’apporto dei tifosi sarà fondamentale. I circa 6000 abbonamenti finora sottoscritti dimostrano per Cosenza la fame di successi che c’è in città ecco perché spera di non dover mordere ancora troppo a lungo il freno, poiché in lui c’è voglia di far bene e togliersi non poche soddisfazioni.