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Michele Lanzillotta, centrocampista del Nardò (foto D.Nestola – acdnardo.com)

POLLA- Mezza giornata di riposo per il Nardò dopo il roboante 7-2 contro la selezione di disoccupati di Lega Pro. Il gruppo di mister Ragno ha svolto solamente una seduta mattutina in due gruppi. I portieri, agli ordini di mister Guida, hanno effettuato una preparazione specifica allo stadio “Medici” ed il resto del gruppo è stato impegnato in test atletici sui 1000 metri sui percorsi dei boschi di Polla. L’unico elemento ai box, oltre ad Allegrini, è Prinari, alle prese con lo smaltimento della contusione al piede. In serata il Toro ha tesserato il difensore mancino Gerardo Strumbo, già nel gruppo granata in quel di Polla. Il centrale 24enne, cresciuto nel Catania, ha giocato nel Milazzo e nella Vigor Lamezia prima di approdare, nella scorsa stagione, al Bra, in Serie D. 

Si presenta Lanzillotta– Il centrocampo del Nardò ha in Michele Lanzillotta il nuovo elemento capace di coordinare quantità e qualità. L’eredità di Daniele Fiorentino è quindi presa in grande stile dall’atleta classe 1984, sicuro perno della mediana neretina nella prossima stagione. I primi giorni di ritiro sono serviti a rinsaldare il gruppo granata, organico pieno di conoscenze per Lanzillotta: “Le prime impressioni di questo ritiro sono molto positive. Conoscevo già qualcuno: ho giocato con Allegrini, Presicce e Lanzolla e ho incontrato da avversari Vicedomini e Lattanzio. Con gli altri ci stiamo conoscendo, tutto per ora sta andando bene”.

Intesa– Nel test di due giorni fa contro la Rappresentativa campana Lanzillotta ha rodato la sua intesa con Carlo Vicedomini, regista granata e potenziale partner del centrocampista barese: “Con Carlo mi sto trovando bene, stiamo affinando l’intesa. La posizione in campo? Sono stato abituato a giocare sempre da vertice basso in un centrocampo a tre ma il duo con Vicedomini non è di certo un problema”.

Passi avanti– Il buon lavoro iniziale svolto dal Toro a Polla non permette assolutamente una certa programmazione degli obiettivi realizzabili nel corso della stagione. La squadra da completare e la difficoltà del Girone H della Serie D sono le ragioni principali secondo Lanzillotta: “Nonostante il gran lavoro che stiamo facendo è presto per programmare obiettivi. C’è l’organico da completare, bisogna vedere la società che scelte farà. In ogni caso siamo già un buon gruppo, c’è una grande base. Poi, il girone H è sempre tra i più difficili della Serie D”. C’è soddisfazione anche nel giudizio su mister Ragno, primo estimatore del centrocampista ex Bisceglie e principale fautore del suo arrivo al Nardò: “Se sono qui è merito del mister. Lui mi ha convinto ad approdare in questa società ambiziosa, spiegandomi i progetti e il credo di tutte le componenti”.

Ricordi– Il curriculum di Lanzillotta è di quelli importanti. Il centrocampista, prima di tornare in Puglia al Monopoli nella stagione 2011-2012, ha svolto tantissime stagioni da professionista in Serie C: “Ho fatto dieci anni di professionismo ma a 26-27 anni il calcio tra i Pro non mi piaceva più, molte regole hanno danneggiato il meccanismo e ho deciso di fare una scelta di vita continuando ad avere stimoli e soddisfazioni nella mia regione, al Monopoli. Conservo però un bel ricordo di tutte le mie stagioni, difficilmente mi sono trovato male ed in qualsiasi città io sia stato ho tanti buoni elementi. I momenti migliori? Beh, gli anni a Pistoia e Lanciano (con i rossoneri abruzzesi nel 2006/07 prima di due anni in Toscana, ndr) sono stati i migliori. Giocavamo partite bellissime, ho affrontato Napoli e Salernitana, avversarie che ti davano tantissimi stimoli”.

La scorsa stagione– Un ultimo pensiero va alla scorsa stagione, spesa a Bisceglie e giocata ad alti livelli per lunghi tratti prima del quarto posto finale seguito poi dalla sconfitta nel play-off contro il Potenza: “L’anno scorso, come organico, eravamo una delle candidate alla promozione, eravamo nel novero delle quattro-cinque pronte a giocarsi la prima piazza. Abbiamo fatto una prima parte di stagione straordinaria per poi rallentare un po’ nel finale. Nella sua storia il Bisceglie non era mai arrivato ai play-off. Ho il rammarico di non essere stato presente nella parte finale della stagione a causa della frattura a una costola che mi ha costretto a star fermo per un mese e mezzo”.

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