NARDÒ (di Gabriele De Pandis) – La punta di diamante del calciomercato del Nardò, in attesa della prima punta promessa dal diesse Corallo in sede di presentazione della stagione, è lui: Riccardo Lattanzio da Andria che vestirà la maglia granata nel prossimo campionato di Serie D. L’attaccante proveniente dalla Fidelis sarà una delle colonne offensive di mister Ragno, fiducioso per l’apporto potenziale che Lattanzio, abile nello stretto ed in profondità, potrebbe dare al campionato del Toro.
L’interesse del sodalizio neretino e del tecnico ha convinto da subito Lattanzio nello scegliere il Nardò: “La società ed il mister mi hanno cercato sin da subito, dandomi fiducia e facendomi sentire importante. Queste sensazioni hanno fatto sì che io sposassi la causa granata”. La fiducia alla base dei matrimoni, è questo il credo di Lattanzio, convinto nella sua scelta nonostante i tam-tam del post-stagione: “Dopo la promozione con l’Andria ci siamo cercati, ma ci sono stati soltanto contatti, il che mi ha annoiato. È normale che mi sarebbe piaciuto rimanere in Lega Pro ma matrimoni non si fanno così. Idem per l’interessamento del Pisa, dove ora c’è mister Favarin (allenatore dell’Andria nello scorso campionato, ndr). Alla base di un rapporto ci deve essere la fiducia, qualità che ho avvertito sin dal primo contatto col Nardò. A me aspettare non piace”.
Le 14 reti che hanno spinto la Fidelis Andria in Lega Pro rappresentano la fresca annotazione sul curriculum di Lattanzio, autore l’anno scorso della sua stagione più prolifica: “Sarebbe bellissimo ripetermi nelle prestazioni dell’anno scorso. Io ci metterò il massimo impegno. Inizialmente gli obiettivi del Nardò di certo non saranno quelli dell’Andria della scorsa stagione ma via via daremo il massimo per fare bene”.
Lattanzio, seconda punta con licenza di uccidere, sarà una pedina poliedrica nello scacchiere di mister Ragno, impegnato nel provare più soluzioni tattiche nel ritiro di Polla: “L’anno scorso tatticamente abbiamo cominciato con un 4-4-2 per poi spostarci sul 4-2-3-1. Premettendo il fatto che sono sempre a disposizione del mister e della squadra, ho giocato sia tra le linee offensive, sia largo a destra, oltre che nel ruolo di seconda punta. Ora il mister mi sta provando da trequartista dietro alle due punte. Potrebbe essere una soluzione” – chiosa l’attaccante – “l’importante è dare una mano alla squadra”.
La parentesi di Andria rimane comunque il ricordo più bello di Lattanzio, raggiante nel vincere con la maglia della propria città. Nel libro dei ricordi dell’attaccante andriese però ci sono anche altri ricordi importanti: “Vincere da andriese con la Fidelis è diverso, è molto più bello. In tutte le mie esperienze mi sono trovato bene perché la priorità è sempre stata quella del gruppo prima dei risultati. Se dovessi scegliere un’altra stagione da ricordare con piacere direi la 2011/2012 vissuta con la maglia della Vigor Lamezia; ben 80 punti non bastarono per salire direttamente in Lega Pro, arrivammo terzi dietro a Perugia e Catanzaro prima di perdere la semifinale play-off con la Paganese”.