LECCE (di Massimiliano Cassone) – Era necessaria una vittoria per partire col piede giusto e per comprendere che si deve sempre e comunque gettare il cuore oltre l’ostacolo. In campo, Asta schiera un Lecce molto diverso (come uomini ma non come schema di gioco) da quello che si vedrà nella prima giornata di campionato, a settembre. Il tecnico di Alcamo chiede grinta, fatica e sudore, è cosciente di non poter sfoggiare numeri da accademia del calcio e da spettacolo, lo sa che questa rosa necessita di almeno 5 o 6 elementi per poter giocare alla grande il campionato di Lega Pro e, nonostante tutto, prepara la gara in maniera meticolosa; i suoi ragazzi fanno la partita finché non finiscono la benzina, poi mettono mano all’orgoglio, accelerano e, dopo centodieci minuti di sudore, continuano a correre segnando anche un gol regolare che purtroppo l’arbitro non vede. Subiscono quindi il ritorno del Catanzaro che, per una decina di minuti e dopo aver giocato soltanto di rimessa, impensierisce l’ottimo Benassi che ieri non ha sbagliato nulla, parando anche un calcio di rigore.

lecce esultanza
Lecce, l’esultanza sotto la Curva Nord

Termina con una vittoria meritata che fa morale e permette al Lecce il passaggio al secondo preliminare. Nel secondo turno, sfida contro il Cesena che riporta alla memoria ricordi bellissimi.

Inoltre, onore ai 5345 i tifosi presenti, nonostante la diretta televisiva, al “Via del Mare“. Un segnale importante che rafforza la positività dei primi giorni di campagna abbonamenti.

Nella tana del lupi” però c’è da annotare un particolare importantissimo, lo striscione della Curva Nord:  “Il Lecce ai Leccesi… purché tu non sia come chi ha infangato 105 anni di storia mia”.

Gli Ultrà Lecce lanciano un messaggio chiaro ed inequivocabile alla nuova dirigenza. Senza ma e senza se. In città, dato che ancora  non si conoscono tutti i componenti della cordata “multiforme” guidata dall’avvocato Sticchi Damiani, dall’ingegner Enrico Tundo e dal dott. Corrado Liguori, circola voce che tra di loro ci sia qualche vecchio rappresentante del “calcio leccese” poco gradito agli ultrà, qualcuno molto vicino a colui che ha commesso l’errore più grande dei 105 anni di storia giallorossa; il messaggio dei ragazzi della Nord va oltre anche a questo ed evidenzia che va bene il Lecce nelle mani dei leccesi, ma l’importante è che siano onesti ed onorino la maglia, altrimenti inizieranno le contestazioni senza nessuno sconto. Patti chiari ed amicizia lunga…

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