tifosi gallipoliGALLIPOLI- Il Gallipoli rischia l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D. Una domenica intensa agita le acque del calcio della Perla dello Jonio. In mattinata, tramite un comunicato riportato di seguito, la società ha manifestato il tramontarsi della trattativa con l’imprenditore di Cavallino Gianluca Fiorentino e la propria intenzione di non voler iscrivere al prossimo campionato: “ll futuro del Gallipoli è denso di nubi. E questo grazie alla volontà di pochi tifosi (sic!). Infatti, dopo il comunicato stampa della curva sud contro la cessione della società all’imprenditore Gianluca Fiorentino lo stesso ha comunicato di ritirarsi dalla trattative perché non esistono le condizioni ambientali per poter lavorare nella cittadina Jonica. La proprietà giallorossa, Davide Calvi e Sandro Quintana, si dichiarano molto rammaricati per la decisione presa da Fiorentino seppur comprendendola. Poiché alcune voci davano per certo di un interessamento da parte di Amorino Ingrosso e Marcello Barone verso la squadra gallipolina si è percorsa anche questa strada con delle veloci telefonate ma che hanno messo subito la parola fine alla nascente trattativa perché si è immediatamente compreso che di serio e concreto non c’era niente.A questo punto la proprietà ha deciso di non avviare più alcuna trattativa e che se qualcuno vorrà assumere la guida della società giallorossa dovrà farlo tramite canali ufficiali con proposte altrettanto ufficiali e concrete. E, inoltre, si è deciso, di non procedere all’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Serie D considerato che a Gallipoli il destino del calcio è nelle mani di pochi facinorosi manovrati dietro le quinte, forse, da chi solo pochi mesi fa lasciava la guida del Gallipoli puntando alla sua radiazione. Proprio per chiarire alcuni aspetti della vicenda la società fa anche sapere che al momento dell’acquisto da Barone i debiti ammontavano a circa 60.600 euro. A questa somma vanno aggiunti anche i rimborsi spese mai effettuati per tutto il settore giovanile; fornitura d’acqua e le multe sportive mai pagate.Di contraltare c’erano dei crediti (sponsorizzazioni) però inesigibili perché inesistenti. E da parte di Barone non sono state corrisposte le quote relative alle partite pagate con abbonamento e decorrenti dalla metà di dicembre 2014 fino alla fine del campionato e spettanti quindi alla nuova proprietà. A Barone invece sono state consegnate 31.000 euro quale fidejussione in Lega, però a dicembre c’erano 6.000 di euro per intemperanze dei tifosi e quindi in realtà erano poco meno di 25.000. Questo solo per chiarezza. Infine. La società fa sapere che a seguito di alcune minacce rivolte nei confronti dei dirigenti e al danneggiamento anche di un’autovettura di loro proprietà nei prossimi giorni verrà presentata formale querela”.

Le repliche- Alle parole dell’attuale proprietà del sodalizio di Lungomare Galilei è seguita la replica di Marcello Barone, intervistato da salentosport.net, che ha respinto al mittente le critiche, chiarendo anche la situazione relativa alla composizione dei debiti e dei crediti per poi ricordare che la situazione contabile del club rimane sempre a disposizione di chiunque voglia vederli. In più l’ex patron rincara la dose sulla gestione operata dall’ultimo corso societario, improntata, a detta dell’imprenditore caseario, da “dei dilettanti allo sbaraglio”. Per il futuro, rimarcando un’eventuale collaborazione in caso di progetto serio e qualificante per il Gallipoli Calcio, Barone raccomanda la consegna del titolo al sindaco, da concretizzarsi però dopo l’iscrizione al campionato. Nel pomeriggio è intervenuta anche la Curva Sud che, tramite un comunicato, ha preso le distanze da ogni possibile strumentalizzazione. Questo il testo del comunicato diramato dalla tifoseria organizzata:

In seguito alle notizie apparse oggi su alcuni quotidiani, appare necessario puntualizzare alcuni concetti. Preliminarmente è necessario rilevare che l’aver chiesto un incontro con gli attuali dirigenti del Gallipoli football 1909 era perlomeno doveroso in una normale dialettica tra la tifoseria e la dirigenza. L’aver poi ritenuto facinoroso, da parte dell’attuale dirigenza del Gallipoli calcio, l’atteggiamento di questa tifoseria quando segnala come negativo la scelta di trattare la cessione della squadra al signor Fiorentino che come già risaputo risulta poco attendibile come manager di una compagine sportiva, a questo punto consentiteci di sentirci ‘facinorosi’. Il comportamento cristallino di questa tifoseria non offre pertanto il fianco a nessun tipo di strumentalizzazione da qualsiasi direzione essa possa provenire, ne’ tantomeno dal signor Marcello Barone. D’altronde la Curva Sud non è a conoscenza dei programmi presenti e futuri che possono interessare l’imprenditore in discorso. Tanto premesso, le sole cose che interessano questa tifoseria ai fini della rinascita del calcio gallipolino, sono il bene sviscerato per la squadra e l’auspicio di un intervento immediato diretto o indiretto del primo cittadino di Gallipoli”.

Della vicenda, narrata a colpi di comunicati, il reale sconfitto resta ancora una volta il calcio e le speranze di poter continuare a scrivere una storia sportiva che ha scritto pagine importanti dello sport salentino. Il tempo scorre inesorabile, ed i termini di presentazione per il prossimo campionato si avvicinano come una mannaia inesorabile. Sarebbe auspicabile trovare una soluzione equa al più presto per non rendere vani gli sforzi di una squadra che nello scorso campionato ha compiuto un letterale miracolo sportivo. Sarebbe altrettanto giusto, dall’altra parte, assicurare una continuità, un progetto, una sorta di sicurezza a una città e a una tifoseria troppo spesso condannata a vivere con la crudele sensazione d’incertezza (se va bene) ad ogni fine campionato.

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