Negro
Salvatore Negro

LECCE – Il problema serio dell’orchestra Ico Tito Schipa, che ha serie difficoltà economiche a causa della superficialità della politica, che non riesce a garantire i fondi giusti per la sua sussistenza, ha costretto gli orchestrali a protestare nelle ultime ore presso Palazzo Adorno a Lecce.

Sull’argomento è intervenuto, testimoniando la sua vicinanza ed impegnandosi a farsi portavoce di una soluzione che permetta la sussistenza dell’orchestra, Salvatore Negro neo eletto Consigliere regionale nella lista popolari e, secondo indiscrezioni, tra i papabili a diventare vice presidente di Emiliano.

“Occorre costruire nuovi percorsi per la tutela e la valorizzazione della Fondazione Ico Tito Schipa, da decenni fiore all’occhiello e presidio culturale di straordinaria valenza del territorio salentino. La politica non può restare inerme di fronte alla possibilità di mandare a casa decine di professionisti che con la propria arte hanno accreditato la Puglia tra le regioni di cultura di maggiore prestigio a livello internazionale. Sin da subito assicuriamo la nostra disponibilità a trasferire le istanze degli orchestrali al neo-presidente della Regione Puglia auspicando che questa vicenda possa trovare una soluzione definitiva in tempi rapidi appena sarà insediata la nuova Giunta. Comprendiamo la delusione dei lavoratori di fronte  all’atteggiamento della Provincia di Lecce che nulla ha fatto in passato per prevenire gli effetti dell’annunciata riforma Delrio e oggi non sembra in grado di affrontare e risolvere il problema della Fondazione salentina che dal 1982, vogliamo ricordarlo, è una delle 12 orchestre ICO d’Italia. Al di là dei provvedimenti urgenti e transitori, restiamo fermamente convinti che una delle strade percorribili per garantire la sopravvivenza della prestigiosa orchestra sia quella di creare un’unica Ico regionale, in modo da  mettere in campo una programmazione artistica sempre più rispondente alle esigenze del territorio ed evitare di lasciare senza lavoro tutti quei professionisti che da decenni rendono lustro al Salento e alla Puglia con la propria arte ”. 

 

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