Questa sera alle ore 20.30, presso i Cantieri teatrali Koreja a Lecce, andrà in scena l’ultimo dei tre spettacoli portati in scena dagli studenti salentini a conclusione del progetto “Né bulli né pupe” della Provincia di Lecce sul tema del bullismo.
Il progetto, che ha affrontato il tema attraverso la metodologia attiva del laboratorio teatrale, è risultato fra le 12 proposte idonee a livello nazionale nell’ambito di “No Bulls be Friends”, il progetto di sensibilizzazione realizzato nell’ambito del Programma Azione ProvincEgiovani 2014, dall’Unione delle Province Italiane e dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Partners della Provincia di Lecce sono il teatro Koreja, EspeérO (SpinOff Università del Salento), l’Istituto Tecnico “G. Deledda”, l’I.I.S.S. “L.G.M. Columella” e il Liceo Scientifico “Banzi Bazoli Giulietta” di Lecce.
Dopo quelli del Deledda e del Columella, domani sarà la volta dei ragazzi e delle ragazze del Liceo Scientifico Banzi di Lecce, diretto da Antonella Manca, con la guida di Carlo Durante e Anna Chiara Ingrosso, impegnati nella terza e ultima finale di laboratorio, aperta al pubblico e realizzata dagli operatori di Koreja con gli studenti.
Bull contact è il titolo del lavoro, con Matteo Leo Santese, Marco De Carlo, Mattia D’arpa, Gianluca Leucci, Mariarita Conte, Elisabetta Spedicato, Ivano Squiccimarro, Giorgia Giannone, Naomi Dell’Auro, Maira Lucia Lenti, Luna Maggio, Melania Viola Memaj, Salvatore Greco, Carla De Virgiliis, Simone Perrone. Insegnante tutor, Fausto Cino.
“Ognuno sull’autobus ha il posto che si merita. E sì, perché, man mano che cresci passi dal primo anno al secondo e poi al terzo, anche la tua posizione in corriera cresce, passi dalla prima fila alla seconda e verso il quarto anno puoi sperare di piazzarti verso il centro dell’autobus, dove nessuno ti darà fastidio, nessuno ti noterà.”
I ragazzi del Banzi raccontano, attraverso il gioco teatrale, il loro punto di vista sul mondo dei “Bulli e delle Pupe”. Chi è stato vittima, chi partecipe, chi spettatore inerme, chi ha letto una storia sul web e se n’é affezionato, chi attraverso una canzone, tutti, in qualche modo, sono entrati in contatto con questo mondo, da qui il titolo “Bull-contact”. Tutto ciò che in scena viene mostrato è stato partorito dagli studenti-allievi durante le ore di lavoro fatte insieme: la scelta delle musiche e dei testi, la scrittura dei racconti, l’esecuzione delle musiche dal vivo, i movimenti in scena, la scelta dei vestiti.
Il Progetto”Né bulli né pupe” ha visto come destinatari gli studenti degli Istituti superiori coinvolti in laboratori di approfondimento sul tema del bullismo e in attività teatrali, con l’obiettivo di promuovere la cultura del rispetto e dell’accettazione di sé e dell’altro attraverso l’arte teatrale, stimolando la creatività e la capacità di comunicare.
I laboratori, guidati dagli attori/pedagoghi di Koreja, sono stati accompagnati sia dai tutor delle scuole coinvolte, che da un’attività di monitoraggio e valutazione realizzata da EspeérO, una spinOff dell’Università del Salento, che al termine evidenzierà i risultati delle attività.
Alla base del progetto, la necessità segnalata dai responsabili dell’ordine pubblico della provincia di Lecce di interventi interdisciplinari di sensibilizzazione dei ragazzi alle problematiche in questione e di sostegno alla genitorialità, attraverso modalità partecipative e linguaggi che superano il tradizionale approccio comunicativo.