Buone notizie sul fronte lavoro. Ad aprile le attivazioni di nuovi contratti di lavoro sono state pari a 756.926 mentre le cessazioni si sono attestate a 546.382, con un saldo di 210.544 contratti in più. Questo quanto emerge dai dati del ministero del Lavoro. Il dato è in linea con quello registrato ad aprile del 2014 (+203.309) ma il saldo dei contratti a tempo indeterminato è migliore +48.536 a fronte di un saldo pari a -6.017 nello stesso mese del 2014.
Delle 756.926 attivazioni (717.955 nell’aprile 2014), 171.515 (112.839 lo scorso aprile) sono contratti a tempo indeterminato, 475.273 (erano 476.053) sono contratti a tempo determinato, 18.443 (erano 24.335) sono contratti di apprendistato, 38.632 (contro 47.946) sono collaborazioni e 53.063 (a fronte di 56.782) sono le forme di lavoro classificate nella voce “altro” .
L’incidenza dei nuovi contratti a tempo indeterminato attivati è passata dal 15,7% dello scorso aprile al 22,7%. Delle 546.382 cessazioni (514.646 ad aprile 2014), 122.979 (118.856 lo scorso aprile) fanno riferimento a contratti a tempo indeterminato, 328.148 (erano 300.621) a tempo determinato, 13.636 (erano 13.142) sono relative a contratti di apprendistato, 36.619 (contro 39.035) a collaborazioni e 45.000 (a fronte di 42.992) a forme di lavoro classificate nella voce ‘altro’.
L’incidenza delle cessazioni dei contratti a tempo indeterminato è passata dal 23,1 al 22,5%. Ad aprile sono state 35.883 le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato, erano 19.144 nello stesso periodo del 2014. Il tutto emerge dai dati del ministero del Lavoro.