Flash mob docenti (HDR)LECCE – Anche Lecce ed il Salento hanno incrociato le braccia nella giornata di oggi, 5 maggio, data dello sciopero generale contro il disegno di legge numero 2294 relativo alla cosiddetta “Buona Scuola” preparato dal Governo Renzi. L’adesione allo sciopero da parte dei docenti e del personale ATA è massiccia anche in Puglia. I sindacati di categoria affermano che nella nostra regione l’adesione alla manifestazione di protesta è stata altissima. Si calcola, infatti, che in Puglia siano rimasti chiusi tra l’80 ed il 90 per cento degli istituti scolastici.

A Bari, i professori hanno dato vita ad un corteo che si è snodato lungo le vie cittadine ed al quale si sono poi aggiunti anche gli studenti universitari. Nel capoluogo sono confluite anche persone giunte da Calabria e Basilicata, per un totale di circa 15.000 partecipanti. In tutta Italia si è dato vita a manifestazioni di protesta che hanno interessato da Nord a Sud l’intero Paese: cortei si registrano, infatti, a Milano, Torino, Aosta, Roma  e Palermo.

I motivi della protesta- La partecipazione allo sciopero (preceduto dal flash mob svoltosi il 23 aprile scorso anche a Lecce, in Piazza Sant’Oronzo) comporta una trattenuta di 80 euro nello stipendio degli insegnanti che scenderanno in piazza per dire no a:

  • un piano di assunzioni, che ha visto un taglio di circa 50mila posti di lavoro rispetto a quelli annunciati;
  • la figura del “Preside-Sindaco”, dotato di nuovi poteri, come la valutazione dei docenti da premiare, l’assunzione degli stessi e la compilazione del Piano di Offerta Formativa dell’Istituto, con la scelta delle materie e degli insegnanti da impiegare;
  • gli sgravi fiscali per le scuole paritarie;
  • la creazione di albi territoriali dei docenti.
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