GALLIPOLI (di Gabriele De Pandis) – L’orgoglio di una città, di un movimento calcistico, di una squadra dal passato di lusso che non smette mai di lottare per restare a galla. Se rimane encomiabile il cammino della prima squadra, salvatasi con largo anticipo e ampio distacco dalla zona play-out del Girone H di Serie D, è altrettanto gioioso per l’intera Gallipoli pallonara la vittoria della formazione juniores, dominatrice del girone M e qualificata alle fasi nazionali. Il trionfo del gruppo jonico, guidato dai gol di Matteo Luca, a segno 22 volte, è sintomatico della voglia di un gruppo sempre sul pezzo, fatto di tanti interessanti elementi in rampa di lancio come Portaccio, Vitali, Sansò, Casalino e Filoni, nel giro della prima squadra, e di altre colonne dal promettente futuro. Quando si parla d’orgoglio in questa stagione particolare per il Gallo non si può non fare menzione alla partita del “Lamberti” di Cava de’ Tirreni, affrontata proprio grazie alla spina dorsale fornita dai giovani, presenti nelle individualità di Carrozza, Massari, Matino, Gianfreda e Suppressa oltre ai sopracitati.
Abramo Acquaviva, tecnico della juniores giallorossa, esamina col petto gonfio il campionato dei suoi ragazzi, decisi a replicare le belle prestazioni della stagione regolare anche nelle fasi finali, da giocarsi nel prossimo maggio.
Perfetti in casa– Il successo raggiunto grazie alla vittoria di sabato scorso contro i pari età del Bisceglie suggella la fine di una stagione entusiasmante: “È stato un campionato combattuto”- chiosa il tecnico neretino- “Eravamo tutti lassù a lottare per il primo posto anche se alla fine la volata ce la siamo giocata noi ed il Monopoli; loro nel finale hanno lasciato dei punti importanti a Bisceglie e noi ne abbiamo approfittato vincendo a Reggio Calabria con l’Hinterreggio”.
Il segreto della vittoria del Gallo è stato un rendimento maiuscolo tra le mura amiche: “I momenti chiave della stagione sono stati tutti i match in casa. Al ‘Bianco’ siamo stati un rullo compressore, pareggiando una partita e vincendole tutte; non abbiamo regalato niente a nessuno”.
Più forti delle porte chiuse– L’imposizione della juniores gallipolina assume un peso importante quando si ripercorre la crisi di dicembre che ha rischiato di rendere vani i sogni del gruppo di mister Acquaviva: “È stata una stagione tribolata, proprio per questo motivo, secondo me, la vittoria del campionato ha un valore doppio. Le vicissitudini societarie, con il cambio prima delle vacanze di Natale, hanno ovviamente condizionato il tutto; a dicembre mi son sentito dire dal presidente dimissionario Marcello Barone che il calcio a Gallipoli era finito e di non venire più al campo dal giorno successivo, immagina un po’ come ci siamo sentiti! Per due settimane non mi sono allenato con i miei ragazzi e al rientro, quando la società doveva essere ancora messa in piedi, ho dato mezza rosa alla prima squadra per affrontare la trasferta di Cava, trovandomi di conseguenza a giocare una partita importante senza la metà degli effettivi”.
I sacrifici comunque non si fermano a quel periodo di criticità, ma i giovani giallorossi sono stati più forti di ogni impedimento che poteva complicare il rendimento: “Nell’ultima partita in trasferta, giocata a Reggio Calabria nel giorno del venerdì santo, siamo partiti alle 3 del mattino per affrontare la partita nel primo pomeriggio. Siamo stati esemplari nell’affrontare ogni impegno”.
Fasi nazionali– La vittoria del girone M, conquistata grazie ai 47 punti in 24 match, è comunque il preludio alla fase più bella del campionato, quando il Gallo si giocherà il titolo di campione d’Italia juniores. Mister Acquaviva ha già tracciato la tabella di marcia: “Ora i ragazzi sono liberi, da lunedì ricominciamo col lavoro in attesa della fine dei campionati; gli altri gironi concluderanno la regular season questo weekend e poi il 25 cominceranno i play-off che decreteranno la seconda squadra promossa alle fasi nazionali insieme a noi tra Taranto, Montalto, Brindisi e Monopoli. Ci sarà un mese di attesa da spendere nel migliore dei modi: da lunedì, insieme al mio preparatore Giorgio Venneri, cominceremo con un mini-richiamo atletico finalizzato all’affinamento della forma”.
Un secondo padre– Quando si parla di calcio giovanile, l’aspetto coeso del gruppo e formativo dello staff tecnico assume un peso importante nella crescita umana e calcistica dei ragazzi. “Sono diventato un padre per questi ragazzi” – afferma Acquaviva – “Abbiamo avuto tanti problemi, non solo relativi al gruppo ed al cambio societario. Qualche ragazzo ha affrontato anche i guai tipici dell’età come lo scarso rendimento a scuola o le delusioni amorose, o altri problemi più strutturali come l’organizzazione logistica per gli allenamenti. Abbiamo affrontato insieme tutto, e nel gruppo si sono risolte le avversità convertendole in sano agonismo per raggiungere e centrare quest’obiettivo”.