GALLIPOLI (di G. De Pandis)- Il sesto gol in campionato non può che far felice Filippo Di Maira, attaccante del Gallipoli autore della rete che ha decretato virtualmente la fine dell’incontro: “Per un attaccante è bello ed importante segnare ma la cosa principale era vincere, poi se segno io o segna un altro non è importante.” Le condizioni nelle quali si è giocato il match hanno reso ancor più eroica la vittoria del Gallo: “Sì, è stata una partita molto maschia” – chiosa la punta di Canicattì- “sia per le condizioni atmosferiche sia per il loro modulo; oggi siamo stati chiamati a uno sforzo fisico abbastanza intenso, il mister mi ha chiesto delle cose ed io ho cercato di farle. Loro sono una bella squadra, stavano messi bene in campo ma noi abbiamo avuto più cuore”. Di Maira preferisce non sbilanciarsi quando si parla di obiettivi: “Non voglio fare numeri, sono un tipo scaramantico”. Il Gallipoli ha superato in scioltezza il trittico Andria-Taranto-Potenza con ben quattro punti in saccoccia. L’ex Valle d’Aosta traccia il bilancio del tris di ferro: “Sono sincero, ancora un po’ mi pesa quel 3-2 preso all’ultimo in quel di Taranto; contro l’Andria, invece, abbiamo fatto il massimo al contrario. La più forte? Tutte e tre sono allo stesso livello, ma sotto l’aspetto del gioco il Potenza gioca meglio”.
Mastica amaro invece Domenico Giacomarro, allenatore del Potenza: “Abbiamo recuperato la partita con un bellissimo gol e poi nel calcio, specialmente quando non ti senti sicuro di qualcosa, l’imponderabile può accadere. Eravamo lenti e compassati, non ci siamo adeguati alla gara, ampiamente alla nostra portata. Quando non riesci ad avere occasioni importanti per fare male purtroppo è così. Ora è dura, questa batosta deve essere assorbita a livello fisico e mentale e noi dobbiamo riflettere per improntare il finale di campionato nel migliore dei modi”. L’allenatore ex Termoli cerca di isolare il momento topico del tracollo: “Eravamo lenti sulle gambe e con il cervello, quando abbiamo pareggiato la partita potevamo chiuderla, ma preso il gol ci siamo afflosciati”. L’allievo Mangiapane ha battuto il maestro Giacomarro, suo allenatore in quel di Lamezia: “Mangiapane? Un giocatore importante dal gran piede”.
Il direttore generale del Potenza Rocco Galasso pone l’accento sul parapiglia creatosi in tribuna dopo il temporaneo pari ospite: “Volevo sottolineare l’attenzione, la cordialità e la disponibilità della società del Gallipoli, non assolutamente responsabile di tutto ciò in quanto sono stati posti in essere tutti i presupposti di accoglienza e sistemazione. Purtroppo sono delle reazioni che si riferiscono a fatti precedenti accaduti nel rapporto tra le due tifoserie ma una società che viene civilmente qui a Gallipoli, c’erano anche le mogli e i bambini: quanto accaduto è di una gravità unica”.