LECCE (di Italo Aromolo) – Il Cosenza è il grande amico d’infanzia del Lecce. Quell’amico con cui hai condiviso tanto in passato ma con il quale, crescendo, hai perso i rapporti perché ognuno ha preso strade diverse, più o meno fortunate che siano state. Quell’amico che oggi, a distanza di anni, finalmente si rivede. I quindici anni di distanza dall’ultimo precedente non intaccano il fascino di un avversario che per 33 volte si è frapposto sul percorso dei giallorossi, garantendosi un secondo posto (dietro al Pescara) nella classifica all-time delle compagini più incontrate. Un rivale che, sebbene ai più giovani possa dire poco (un solo precedente negli ultimi 15 anni), ha sempre occupato un posto di prima classe nel viaggio storico dell’U.S. Lecce. E non solo per la frequenza altissima con cui lo si è incontrato dal 1936 – data del primo confronto, terminato 2-2 – ad oggi.
Contro i rossoblù il Lecce ha infatti conquistato la più netta vittoria esterna della sua storia: un debordante 1-6, firmato nel 1975 da Fortunato Loddi (tripletta), Gaetano Montenegro, Corrado Nastasio ed un autogol di Rabacchin. L’allenatore era Mimmo Renna ed il campionato la Serie C, quello trionfalmente vinto con il pareggio casalingo contro il Sorrento (1-1). La sfida con il Cosenza si è ulteriormente caricata di significati nella stagione di Serie B 1991/’92: i rossoblù di mister Eddy Reja (futuro tecnico del Lecce) vedevano svanire le speranze-spareggio per la promozione nella sconfitta patita all’ultima giornata contro i giallorossi in cerca di salvezza. In un “Via del Mare” stracolmo per l’occasione, con almeno 8mila sostenitori venuti dalla Calabria, la formazione salentina agguantò la permanenza nel campionato cadetto grazie ad un gol allo scadere di Giampiero Maini, a sua volta propiziato dall’assist di Paolo Baldieri. L’1-0 finale condannò i calabresi al quinto posto in classifica: in Serie A ci andò l’Udinese appena due punti sopra. Fu così che il Lecce è diventato per i lupi della Sila quello che è la fatal Verona per il Milan o il 5 maggio per la Juventus: uno scaccia-illusioni che ha infranto il sogno più bello, quella promozione in Serie A che mai il Cosenza aveva visto prima e ha visto tutt’ora.
Viceversa, il Cosenza evoca solo dolci ricordi nelle memorie leccesi: al termine degli ultimi tre campionati in cui le due squadre si sono affrontate, i salentini sono sempre stati promossi in Serie A. È accaduto nei tornei di Serie B 2002/’03, 1998/’99 e 1996/’97.
Alla penultima giornata della cavalcata targata Rossi (2002/’03), i giallorossi espugnarono lo stadio “San Vito” con doppietta di Mirko Vucinic (1-2), che preparava il piatto promozione per la successiva, trionfale, vittoria casalinga sul Palermo. Sponda opposta, il Cosenza rimaneva a digiuno piangendo una retrocessione in Serie C che neanche la catena di ripescaggi dovuta al Caso-Martinelli evitò.
Sempre profetica per una promozione del Lecce in Serie A fu la sfida della stagione 1998/’99, terminata 1-1 dopo che Giuseppe Giannini aveva pareggiato il momentaneo vantaggio cosentino di Montalbano. Difendeva la porta del Cosenza il futuro portiere del Lecce Giorgio Frezzolini, mentre sulla panchina dei giallorossi c’era quel Nedo Sonetti che vent’anni prima aveva allenato proprio la compagine calabrese.
Finì invece senza reti nel maggio del 1997: un pareggio fuori casa che, a poche giornate dal rush finale, serviva come il pane al Lecce di Giampiero Ventura per tenere a distanza Bari, Genoa e le altre pretendenti per la promozione nella massima serie.
Il borsino complessivo dei 33 precedenti tra Cosenza e Lecce sorride tuttavia ai rossoblù, vittoriosi in 19 occasioni al cospetto di 5 sconfitte e 9 pareggi (52 i gol fatti, 33 quelli subiti). Più della metà delle sfide (23) si è giocata in Serie C. Soltanto una volta Lecce-Cosenza è stata disputata in Coppa Italia, mentre per 8 volte è stato il campionato cadetto ad ospitare l’evento.
Calcio e storia: accadeva che… Di seguito, alcuni avvenimenti storici che si sono intrecciati con il primo Cosenza-Lecce, disputato il 18 ottobre 1936. In quell’anno accadeva che:
- In Italia viene proclamato l’impero dell’Africa Orientale d’Italia.
- Primo tentativo di fuga dalla prigione di Alcatraz.
- Viene pubblicato “Via col vento”.
- L’Uranio è il primo elemento chimico ad essere sintetizzato artificialmente.
- Scoppia la guerra civile in Spagna.
- Nascono Papa Francesco, Silvio Berlusconi, Mogol e Lino Banfi.
- Muoiono Grazia Deledda e Luigi Pirandello.