Cin Ci LàLECCE (di Pierpaolo Sergio) – “Oh Cin Ci Là, mordi, rosicchia, divora…”, l’aria più nota dell’operetta di Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo (gli stessi autori de “Il Paese dei campanelli”) è risuonata ieri sera, apprezzatissima, sul palcoscenico del Teatro Politeama di Lecce nell’ambito della 45esima stagione concertistica della “Camerata Musicale Salentina”. La favola a lieto fine è, dunque, tornata ad allietare il numeroso pubblico leccese di appassionati di questo genere teatrale che abilmente mescola canto e danza, prosa e rivista.

A portare “Cin Ci Là” in scena è stata la Compagnia Italiana di Operette che ha proposto agli appassionati del teatro musicale uno spettacolo in due atti capace di offrire un momento di leggerezza all’insegna del buon gusto, con un vivace corpo di ballo (gradevoli le coreografie di Monica Emmi) e con una compagnia composta da cantanti di grande qualità vocale, guidati dal Direttore Musicale Maurizio Bogliolo e da attori e caratteristi dalla brillante comunicativa, tra i quali figurano il comico Matteo Micheli che interpreta il personaggio di Petit Gris ed il tenore Massimiliano Costantino nel ruolo del Principe Ciclamino. Lo spettacolo è inoltre arricchito da una pittoresca scenografia e da costumi di scena dai colori sgargianti.

Cin Ci Là e ballerineAmbientata in Cina, luogo di un esilarante gioco di equivoci, l’operetta “Cin Ci Là” ha avuto la sua prima rappresentazione al Teatro Dal Verme di Milano nell’ormai lontano dicembre del 1925. Tipica pièce “maliziosa”, memore della tradizione del café-chantant, è l’operetta che meglio rappresenta non solo il gusto italiano degli anni Venti, ma anche la moda dilagante per l’esotismo e per una Cina di maniera.

Assai nota la trama: la scrittura scenica di Carlo Lombardo ambienta l’azione a Macao, dove un grande evento sta per verificarsi e sarà celebrato col suono di un carillon: la timida ed inesperta principessa Myosotis (abilmente interpretata dal soprano Carmen Salamone) sta per sposarsi ma, completamente all’oscuro delle gioie matrimoniali, è triste perché costretta ad allontanarsi dall’età dei sogni e dalle sue amate bambole e dalle cure del suo tutore, Blum. Purtroppo, anche il suo promesso sposo, il Principe Ciclamino, non è interessato al matrimonio, per gli stessi motivi della principessa. L’attrice cinematografica francese Cin Ci Là, interpretata dalla brava e bella soubrette Silvia Santoro, giunge a Macao e viene incaricata dal mandarino Fon ki (Marco Prosperini, che è anche regista dello spettacolo) di impartire una rapida e scanzonata educazione sentimental-sessuale al futuro genero, il Principe Ciclamino, inizialmente ignaro dell’attrazione che si può provare per l’altro sesso. Ma insieme a Cin Ci Là, arriva a Macao alla sua ricerca anche Petit Gris, che ne è stato amante ed è ancora innamorato di lei. Ingelosito dalle attenzioni che la sua amata riserva al novello sposo, questi si vendica avviando la Principessa Myosotis ai piaceri dell’amore. Ne scaturisce un’interminabile serie di equivoci e risate, fino al prevedibile lieto fine, cui il pubblico ha tributato convinti applausi.

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