LECCE (di Pierpaolo Sergio) – Pagelle sorridenti per il Lecce che oggi vedeva per la prima volta il neo-tecnico Alberto Bollini sedere in panchina dopo l’esonero di Dino Pagliari. I giallorossi, pur lamentando alcune assenze per squalifica ed infortunio, hanno giocato una partita di grande intensità, mettendo i campani di mister Papagni spesso alle corde. La rete della vittoria, siglata con un eurogol da Romeo Papini, al suo terzo centro stagionale in campionato, ha regalato ai giallorossi un pronto riscatto dopo la figuraccia rimediata sabato scorso a Reggio Calabria nella domenica in cui la Curva Nord ha apertamente contestato la dirigenza della società. La squadra è apparsa più concentrata e dinamica sia in fase di possesso palla, che di contrasto delle iniziative avversarie. Pressing spietato sui portatori di palla e verticalizzazioni continue hanno mandato ko un Savoia sceso nel Salento per tentare l’impresa di portare a casa almeno uno storico punto dal “Via del Mare“, stadio nel quale, nei precedenti 8 match giocati, si erano registrate altrettante sconfitte, aggiornate però a nove con l’1-0 di oggi.
1. CAGLIONI: Pomeriggio di assoluto relax, o quasi… Le uniche occasioni in cui il portiere della squadra di casa è stato chiamato in causa sono coincise con incursioni in area leccese da parte degli ospiti sulle quali, però, ha dimostrato un certo torpore nell’uscire dai pali, permettendo ai campani di creare qualche apprensione. VOTO: 5.5
2. MANNINI: Buona l’intensità e l’applicazione nel restare sempre in linea con gli altri compagni di reparto anche se la condizione fisica non appare ancora quella ottimale. VOTO: 6
3. LOPEZ: Oggi si è rivisto il Lopez più vicino alle proprie potenzialità espresse nella passata stagione. Buoni e tempestivi inserimenti in avanti, cross per gli attaccanti in area di rigore e massima attenzione in marcatura. Ritrovato. VOTO: 6
4. DINIZ: I pericoli maggiori per lui sono stati i falli che gli avanti del Savoia hanno commesso a suo danno. Un paio di interventi poco ortodossi che hanno mandato il brasiliano su tutte le furie anche per la mancata sanzione da parte di un incerto arbitro D’Apice di Arezzo. Per il resto, ben pochi pericoli da fronteggiare. VOTO: 6
5. ABRUZZESE: Gara di assoluto predominio sugli attaccanti campani che non hanno impensierito la retroguardia giallorossa neppure quando, nella ripresa, Papagni ha schierato un più offensivo 3-4-3. Sfiora di testa di un nonnulla il gol su un calcio d’angolo che avrebbe chiuso la contesa. VOTO: 6
6. PAPINI: Giù il cappello davanti ad un gol così bello e così importante. Pur in non perfette condizioni fisiche, il centrocampista romano si veste da goleador e ruba le scene al bomber per antonomasia, ossia Moscardelli. Disputa una partita di sostanza e tatticamente intelligente, prima di uscire per il riacutizzarsi di una botta alla coscia destra ricevuta nel primo tempo ma che non ne comprometterà la disponibilità per la trasferta di Pagani. VOTO: 7 ——- (dal 45′ s.t.) FILIPE GOMES: S.V.
7. LEPORE: Primo tempo tutto corsa, pressing e proposizioni sulla fascia destra per tentare di innescare Moscardelli. In calo di fiato e lucidità, Bollini lo fa uscire per inserire energie fresche. VOTO: 6 ——- (dal 15′ s.t.) GUSTAVO: Esordio sufficiente per uno dei neo-arrivati alla corte del club leccese. Si divora il possibile colpo del ko a tu per tu con Gragnaniello a cui tenta di rifilare un pallonetto anziché provare la giocata di precisione sul palo più lontano su una rapidissima ripartenza. VOTO: 5.5
8. SALVI: Moto perpetuo ed incubo per i centrocampisti campani che se lo sentiranno addosso fin nel pullman che li ha riportati a Torre Annunziata. Non dà tregua a chiunque graviti nella sua zona di competenza e va a mettere pressione fino al portiere avversario. Corre per tre in mezzo al campo dove è lui il dominatore. VOTO: 7
9. MOSCARDELLI: Gragnaniello, la traversa ed errori di mira gli negano la gioia di andare ancora in gol. È protagonista di un match giocato con massima concentrazione e voglia di fare in cui gli è mancato, appunto, soltanto la gioia personale di veder gonfiare la rete, che magari poteva arrivare in occasione di un sontuoso colpo di tacco al volo che si spegne a fil di palo. Maltrattato dalla difesa ospite, non gode del necessaria tutela da parte del direttore di gara. VOTO: 7
10. BOGLIACINO: Anche l’uruguaiano è apparso il bel calciatore ammirato a tanto atteso da tutto l’ambiente. La sfida di oggi ha fatto rivedere il miglior Bogliacino, con giocate intelligenti, palloni smistati con raziocinio a vantaggio dei compagni, senza disdegnare di rientrare in difesa all’occorrenza. VOTO: 6.5
11. HERRERA: Meno fumoso di sette giorni fa, ma lontano dalla strepitosa gara d’esordio col Matera, gioca un primo tempo in cui mette spesso e volentieri in grosse ambasce gli avversari. Paga una condizione non ancora perfetta ed esce nel secondo tempo prendendosi i complimenti del proprio allenatore. VOTO: 6 ——- (dal 22′ s.t.) EMBALO: Il ragazzo ha velocità e piede buono, al singolare, perché è un mancino puro che soffre lo schieramento sull’out destro dove spesso perde frazioni di secondo importanti per sportarvisi la palla. Un elemento che farà comodo a Bollini anche in futuro. VOTO: 6
All. BOLLINI: Buona la prima, mister. Il Lecce da lui guidato oggi per la prima volta dimostra subito tutt’altro approccio mentale alla gara ed offre alcune soluzioni davvero interessanti. Il gruppo dimostra di volerlo seguire, nonostante sia troppo presto per vedere applicati i suoi dettami tattici dopo appena cinque giorni dal suo arrivo sulla anchina giallorossa. Di positivo si segnala il dato della squadra che non ha tirato i remi in barca dopo il vantaggio e l’aver giocato a viso aperto tutti e 94 i minuti del match. VOTO: 7