Carlo Tavecchio vA partire dal prossimo anno il massimo campionato italiano adotterà la cosiddetta “goal line technology“. Lo ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, al termine della riunione a Milano del Consiglio di Lega di Serie A che l’ha visto impegnato e nel corso della quale sono state decise anche le date di inizio e fine del prossimo campionato della massima serie, rispettivamente 23 agosto 2015 e 15 maggio 2016, osservando un turno infrasettimanale in più il 3 febbraio rispetto al campionato in corso. Sono state accolte quindi le istanze della Figc e del ct della Nazionale Antonio Conte, che avevano chiesto la fine anticipata del campionato per poter preparare al meglio il prossimo Europeo in programma in Francia.

“Credo che si vada verso l’insediamento del gol-non gol, quindi la decisione e’ in dirittura d’arrivo, credo che sara’ a carico dei club. Poi vedremo se mantenere o meno gli arbitri addizionali”, ha detto Tavecchio. “Sono stato ricevuto alla Lega in maniera molto importante e con rispetto”, le parole del numero uno della Federcalcio. Soddisfatto anche il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta.

“Abbiamo ricevuto la richiesta da parte del presidente Tavecchio di chiudere il prossimo campionato il 15 maggio. Il Consiglio senza nessun problema l’ha accolta. Non c’è stata una richiesta di stage da parte di Conte -ha aggiunto Beretta- Il rapporto tra Lega e Figc è sempre molto positivo e costruttivo”. Pur non essendo all’ordine del giorno, in Lega Calcio si è parlato anche del caso Parma. “Non vedo cosa c’entri la Lega con il caso Parma -ha commentato l’ad del Milan, Adriano Galliani Credo che la Lega italiana sia la più efficiente d’Europa. Non mi risulta che, quando fallisce un’azienda, qualcuno attacchi Confindustria”.

Si dovranno studiare delle regole, magari sul modello inglese, mettendo dei paletti etici e criteri economici su eventuali nuovi ingressi nel calcio -ha invece spiegato il direttore generale dell’Atalanta, Pier Paolo Marino– Mi pare che la federazione sia pronta a fare questo. Questa esperienza ci deve insegnare che in futuro non è possibile che arrivino persone con società con capitali molto esigui -si parla addirittura nel caso del Parma di un capitale sociale di 20mila euro- possano acquisire dei club di serie A, salvo mollarlo dopo due mesi.  Queste sceneggiate sarebbero da evitare in futuro, anche perchè non abbiamo bisogno di questo a livello di immagine”.  “E’ molto probabile che a livello federale si pensi ad una modifica sul modello della Premier League -chiosa Beretta – Ne abbiamo ragionato anche oggi in Consiglio. I criteri sono di onorabilità e di solidità patrimoniale”.

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