Il Presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro è stato tra i relatori del Forum sull’acqua che si è svolto ieri pomeriggio presso le Officine Cantelmo di Lecce, insieme al Consigliere Regionale Luigi Mazzei, il Senatore Francesco Bruni, il Professore Giuseppe Serravezza Presidente LILT e la Professoressa Albina Colella autrice dello studio dell’Università della Basilicata promosso da IPG – Incubatore Politico Giovanile “De Gasperi” circa il possibile inquinamento da idrocarburi e metalli pesanti del bacino del Pertusillo. Presenti inoltre, al convegno, molte associazioni: “Valori e Rinnovamento”, “Liberamente”, “Italia Nostra”, “Ente Nazionale Sordi”, “Comitato No Triv-Capo di Leuca”, “NO Triv MRS”, “Legambiente”, “Lilt” e tantissimi cittadini preoccupati.
Pagliaro, tra i primi a dare l’allarme, un anno fa, punta dritto al cuore del problema, e cioè l’alta percentuale di malattie tumorali che collocano il Salento ai vertici della più tetra delle classifiche.
“Ci interroghiamo da tempo sul perché il Salento sia il territorio con la più alta percentuale di malattie tumorali in tutta Italia. Abbiamo ricercato questi perché nell’aria inquinata dal carbone della centrale di Cerano, dai fumi dell’Ilva, la Colacem , le falde acquifere inquinate dalle discariche e dai rifiuti interrati e tanto altro. Ma non abbiamo mai pensato che, a dare il colpo di grazia alla nostra salute, ci fosse anche l’acqua che beviamo”. Afferma Pagliaro che poi continua: “La ricerca sulla presenza di metalli pesanti ed idrocarburi nel bacino del Pertusillo, da cui arriva l’acqua in Puglia e nel Salento, apre nuovi scenari inquietanti. Non la conosciamo da oggi, però: già un anno fa, lanciammo l’allarme in perfetta solitudine. Siamo stati i primi ad accogliere la tesi e la ricerca della Professoressa Albina Colella, che ci ha messo a conoscenza di questo rischio tremendo. Ed ora siamo contenti che la consapevolezza del possibile pericolo si stia allargando e venga condivisa. Su temi così delicati non c’è certamente da fare dell’allarmismo, ma impongono doverosamente di compiere controlli e andare a fondo. Bisogna ricercare la verità responsabilmente e quest’obbligo incombe innanzitutto sulle istituzioni. La politica deve aprirsi alla ricerca della verità e far luce sul perché in Puglia e in particolar modo nel Salento ci siano picchi di pazienti affetti da patologie tumorali. Non possiamo far finta di nulla, né può relegarsi a compito dei mass media. Posso, tuttavia, dire con orgoglio che Telerama, con l’Indiano e le sue 10 battaglie, abbia dato un contributo sensibile su questioni scottanti di estrema rilevanza pubblica. Ma è una battaglia da fare insieme – conclude – perché quello dell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti sarebbe un inquinamento ancora più grave e pericoloso di quello dei rifiuti interrati o delle falde inquinate dalle discariche. I cittadini hanno diritto di sapere”.