NARDÒ – Un fulmine a ciel sereno sconvolge la quotidianità del club cestistico dell’Andrea Pasca Nardò. A seguito degli avvenimenti della giornata di ieri, con la sospensione per venti minuti del match tra i padroni di casa e la Partenope Napoli a causa della condensa creatasi nel Palazzetto dello Sport di Nardò e di un black-out dell’impianto d’illuminazione, il presidente Carlo Durante preannuncia il suo disimpegno societario, pronto a diventare realtà se i problemi relativi alla struttura di via Giannone non si risolvessero nel breve termine. Di seguito il comunicato del primo dirigente del sodalizio granata, apparso sul sito ufficiale della società.
“Non basta la vittoria finale (65-56) con la Partenope Napoli e gli attestati di solidarietà da tutto il mondo sportivo e del basket in particolare. Il presidente Carlo Durante, dopo dodici anni lascia il timone del basket neretino e con lui si dimettono in blocco tutti i dirigenti dell’Andrea Pasca Nardò. Il motivo scatenante l’ennesima figuraccia ieri sera, dovuta alla condensa che si crea spesso all’interno del vetusto Tensostatico di via Giannone e quindi allo scivolamento degli atleti che ha costretto gli arbitri a sospendere la gara per oltre venti minuti. Non bastasse ciò si è verificato un blackout tra l’ilarità generale che ha ulteriormente innervosito gli atleti e gli spettatori. Già il 12 ottobre scorso si era reso necessario il rinvio della gara col Trani e in quell’occasione l’amministrazione comunale, Sindaco e Assessore allo Sport in testa, si erano detti pronti e disponibili a risolvere le problematiche di un impianto ormai fatiscente. ‘Sono stufo e stanco’, queste le prime parole del presidente Carlo Durante. ’Una nuova umiliazione per la mia società, per lo sport neretino,per tutta la nostra grande tifoseria,per la città di Nardò. Ancora una volta sospesa una partita in corso, ancora una volta vanificati gli sforzi da me sostenuti per rinforzare la squadra e puntare alla serie B. Ancora una volta delusi da chi ci ha promesso e poi non mantenuto. Basta,siamo stanchi di promesse, voglio i fatti. Abbandono la presidenza della società e con me tutti i dirigenti e collaboratori della stessa. Unica soluzione per tornare indietro il rifacimento totale dell’attuale struttura o la costruzione di un Palazzetto dello Sport degno di una città come Nardò e di una società come l’Andrea Pasca. Ho immediatamente dato mandato ai dirigenti che collaborano con me di provvedere alla cessione dei nostri giocatori, richiesti anche da società di serie superiore, e di avviare le trattative per la cessione del titolo sportivo ad imprenditori leccesi che da tempo ci sollecitano per portare la nostra squadra a giocare nel capoluogo. In alternativa valuteremo anche la possibilità di andare a giocare in un’altra città. Mi dispiace per il movimento sportivo che siamo riusciti con tanta fatica a creare, mi dispiace per quanti nel nome del nostro Andrea si erano avvicinati al basket, mi dispiace per tutte quelle famiglie che domenicalmente hanno affollato il Tensostatico di via Giannone. Invito infine senza mezzi termini il sindaco e l’assessore allo Sport, grazie ai quali siamo giunti a questa situazione, a farsi carico, nelle more della definizione di quanto sopra, delle incombenze necessarie per il prosieguo del campionato”.
Carlo Durante (presidente N.P. Andrea Pasca Nardò)