NARDÒ (di Gabriele De Pandis) – Ritorna un derby tra due delle tifoserie più calde di tutto il Salento, entrambe alla ricerca del salto di categoria che faccia finire il purgatorio dell’Eccellenza. Nardò-Casarano, mai come ora visto l’andamento della stagione, è una partita importante in chiave promozione per entrambe le compagini, alle prese però con un diverso andamento in campionato: impegnato nella lotta al vertice all’inseguimento della capolista Atletico Vieste il Nardò, alla ricerca di un biglietto per i play-off dopo la faraonica campagna acquisti del mercato autunnale il Casarano. La sfida di domani al “Giovanni Paolo II” sarà anche una sfida giocata in panchina tra due concetti di calcio totalmente diversi: l’offensivista Antonio Toma, ora tecnico delle Serpi, ed il mago dell’Eccellenza Nicola Ragno, granitico nella costruzione delle sue difese, alla guida del Toro.
Squadre più che competitive– Proprio il calciomercato di dicembre ha dato un’altra identità al Casarano, riformatosi dopo una prima parte di campionato trascorsa nei bassifondi della graduatoria. Le sventure societarie del Gallipoli di Barone, prima del cambio di proprietà in Riva allo Jonio avvenuto durante la sessione di mercato, hanno assicurato alle Serpi una colonia della squadra che era guidata da Sergio Volturo. I difensori Pietro Sportillo e Achille Casalino, il play Claudio Zaminga, il centrocampista Mauro Puglia, l’ala ex Lecce Giuseppe Negro e soprattutto l’ariete d’attacco Mino Tedesco, hanno portato a Casarano il brio del Gallipoli che fu del tecnico potentino. La campagna acquisti del presidente Filograna non si è fermata qui. Le ambizioni di grandeur dei rossoblù hanno portato anche all’acquisto della punta Raphael Carminati, reduce dai 4 gol nella prima parte di stagione al San Severo. La rosa, già piena di importanti individualità come Dino Marino, Marco Amato ed Ivan Regner, è stata poi ritoccata con il portiere under ex Monopoli Salvatore Serrano, pronto ad alternarsi con il titolare Rocco Pellegrino in base alle esigenze dello scacchiere, e con l’altro classe 1995 Paolo Procida, esterno in prestito dal Pavia. Non è stato da meno il Nardò, sempre più plasmato secondo le idee tattiche di Nicola Ragno. Il trainer molfettese, di concerto con il d.s. granata Corallo, ha dapprima registrato la difesa con gli arrivi di Anglani e Montrone, e poi rinforzato centrocampo e attacco con il mastino Fiorentino e con gli attaccanti Vicentin e Corvino, utili ad ampliare il ventaglio offensivo complice anche l’addio di Bozzi.
Termometro granata: out Caporale, dubbio Rana. La preparazione del Nardò al derby di domani, allungata irrimediabilmente dal rinvio della gara di Ascoli Satriano, si è svolta con la sicura assenza di Caporale, squalificato dopo la partita con l’Hellas Taranto. I dubbi per mister Ragno partono già dalla porta, con il titolare Picco in ballottaggio con Caroppo, rientrato dopo uno stato influenzale insieme a capitan Antico. In difesa, la coppia Anglani-Montrone dovrebbe fare da scudo ai due giovani terzini Mancarella e Starita. A centrocampo, il duo Vicedomini-Fiorentino sarà coadiuvato dagli esterni Palmisano e Gigante, in dubbio con l’altro giovane Mazzeo. Il fiore all’occhiello del calciomercato autunnale, il puntero Sebastian Vicentin, suonerà la carica dell’attacco del Toro con Vincenzo Corvino, favorito sull’ancora acciaccato Luigi Rana, non ancora al meglio.
Gli ultimi precedenti– Nardò-Casarano è stato, soprattutto sugli spalti, sempre un match di altra categoria, con le due squadre pronte a contendersi più di una volta i quartieri alti dei rispettivi campionati. Nella stagione 2008-’09, in Eccellenza, la partita tra Toro e Serpi fu l’antifona della stagione delle due compagini: lo 0-2, datato 28 settembre 2008, del “Giovanni Paolo II”, sancito dalle reti di Bonaffini e Villa, non fece altro che prevedere il domino casaranese poi sancito dal primo posto finale con ben 82 punti, dodici in più della seconda Liberty Bari. Dall’altra parte il Nardò, dopo un inizio choc, conquistò la parte mediana della classifica e chiuse con 50 punti. La promozione trionfale del Nardò l’anno dopo, contestualmente all’harakiri di un Casarano formato corazzata (fermatosi sul più bello ai play-off con la clamorosa sconfitta per 2-3 nel playoff contro la Forza&Coraggio Benevento al “Capozza”, dopo che all’87° il punteggio era ancora sul 2-0 per i rossoblù) permise l’incrocio nella stagione 2010-2011, questa volta in Serie D, aperta con l’antipasto di Coppa Italia, dove il Toro conquistò i sedicesimi di finale dopo l’1-0 deciso da Montaldi. Nardò-Casarano del 27 febbraio 2011 fu uno scialbo pareggio per 0-0 dove un Toro delle grandi occasioni, lanciato in orbita da un’andata spumeggiante, fu fermato sul pari dalle parate di Leopizzi e dall’off-side che annullò il vantaggio a Majella. Entrambe le squadre, lontane dalla vincitrice Arzanese, provarono e fallirono il salto alla Lega Pro tramite i playoff, amari già al primo turno: il Casarano fu regolato per 3-1 a Pomigliano ed il Nardò cedette il passo al Gaeta dopo un rocambolesco 3-2. Obiettivi meno impegnativi l’anno dopo, nel campionato 2011-’12, con le due squadre impegnate in un campionato di metà classifica dove lo spauracchio era rappresentato dalla zona play-out. Nardò-Casarano fu giocata alla terza giornata di ritorno, e né uscì un altro segno “X”: all’iniziale vantaggio rossoblù di Villa rispose il granata Raponi per il definitivo 1-1. La salvezza raggiunta da entrambe le squadre fu il preludio al fallimento della Virtus Casarano, sostituita dal Casarano Calcio del rientrante presidente Eugenio Filograna, partito dalla Promozione Pugliese. Da allora poi nessun precedente, fatta eccezione per la sfida, vinta dal Nardò per 1-0, di quest’anno in Coppa Italia, giocata l’1 settembre scorso e decisa dal gol in avvio di Luigi Rana. Domani sarà un’altra storia, l’avversario sarà di ben altra caratura, e il calore del pubblico sarà il giusto sfondo a una sfida tra due compagini destinate a recitare il ruolo di protagoniste nel campionato.