LecceLECCE (di Carmen Tommasi) – Il Lecce di mister Dino Pagliari, del patron Savino Tesoro e del diesse e figlio Antonio è naufragato al “Via del Mare” anche nel giorno dell’Epifania contro i calabresi della Vigor Lamezia, collezionando un 3-3 che sa di sconfitta dopo i 3 k.o. di fila messi in cassaforte nel dicembre nero che ha portato all’esonero del tecnico Franco Lerda. La pausa natalizia sarebbe dovuta servire per ricaricare le energie e il cambio di guida tecnica per ridare nuova linfa ad un gruppo apparso fragile tecnicamente e mentalmente, ma nel primo match del 2015 contro gli uomini di Alessandro Erra i giallorossi sono apparsi gli stessi di fine anno. E quelle mura amiche, che erano fino a poco tempo fa imbattute (dei 32 punti totali in classifica Miccoli e soci ne hanno fatti 20 in casa; con 6 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta), incominciano a rivelarsi fragili, proprio come il Lecce. Ora il calciomercato di riparazione invernale permetterà alla famiglia Tesoro di intervenire per porre delle modifiche ad un organico già competitivo, ma che sicuramente è venuto meno in alcuni reparti con degli elementi (vedi Carrozza, Doumbia, Della Rocca, Lopez e non solo) che hanno reso meno del dovuto. Perché bisogna cercare il modo di portare la formazione giallorossa ai play-off: obiettivo minimo, ma a questo punto per nulla scontato.

Lopez infortunio vs Frosinone
Nicholas Caglioni e Walter Lopez

DIFESA “FRIABILE” – Diciannove gol totali subiti in 19 gare disputate di cui 7 incassati tra le mura amiche e 9 fuori casa. La retroguardia salentina da una delle migliori difese nelle prime giornate di campionato, si trova dopo la fine del girone d’andata al 13esimo posto di quelle più battute e a 4 punti di distanza dalla zona playoff. Oltre ad aver perso, quindi, il contatto con la vetta si ritrova ad aver perso anche la tanto importante solidità difensiva. Nelle ultime quattro gare (con Foggia, Martina Franca, Ischia Isolaverde e Vigor Lamezia), l’estremo difensore Nicholas Caglioni, il più delle volte indenne da colpe, ha subito ben 8 reti. Dato più che negativo questo, anche perché bisogna tenere presente che nelle prime 12 partite stagionali il passivo dei gol subiti da Abruzzese e soci era di soli 7; compresi i 3 incassati nel k.o. di Messina. Un passo indietro chiaramente preoccupante e su cui il nuovo tecnico Dino Pagliari deve necessariamente intervenire.

esultanza Lecce dopo gol al Cosenza
I giallorossi esultano dopo il gol col Cosenza

RIABBRACCIARSI FORTE – Bisogna, quindi, già dalla prossima partita casalinga con la matricola Lupa Roma di domenica 11 gennaio, alle ore 16:00, ritornare ad essere quelli di una volta. Ritrovare, come ha ben detto il centrocampista Romeo Papini, “lo spirito di squadra” e scendere in campo “con la consapevolezza di potersi rendere utili per i compagni di squadra” (LEGGI QUI). Serve una vittoria che manca dalla 15esima giornata, dalla gara Lecce-Melfi (del 29 novembre scorso) finita con un sonoro 4-1 per la corazzata allora allenata da Franco Lerda: servono i tre punti per il morale e per la classifica. Ma, in questo momento, soprattutto per il morale e per la testa di una squadra che si è rivelata improvvisamente e sorprendentemente, fragile.

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