capodanno-cortinaNessun morto, esattamente come l’anno scorso, e 251 feriti, il 30% in meno dell’anno passato (quando erano stati 361). Questo il bilancio dei botti di Capodanno reso noto dal Viminale. Complessivamente, sono stati 12 i feriti gravi, con prognosi superiore ai 40 giorni, a fronte dei 16 dello scorso Capodanno. Sessantotto i minorenni che hanno riportato lesioni, contro gli 89 dell’anno passato: gli under 12 rimasti feriti sono scesi da 43 a 33.

In calo anche i ferimenti derivanti dall’uso di armi da fuoco: 7 rispetto agli 11 dell’anno precedente.  Dalla comparazione dei dati relativi alla gravità delle lesioni riportate -spiega il dipartimento di pubblica sicurezza- emerge, con riferimento ai feriti lievi con prognosi inferiore o uguale ai 40 giorni, il rilevamento di 241 casi, a fronte dei 345 del 2014. In diminuzione anche il dato relativo ai minori di età compresa tra i 13 e i 18 anni che hanno riportato lesioni in questo Capodanno: 35 a fronte dei 46 dello scorso anno.

Come di consueto, la rilevazione dei dati è stata effettuata attraverso la procedura informatizzata denominata R.I.Se.C., ideata e realizzata in stretta collaborazione con il Ced- Interforze. Dalle comunicazioni trasmesse dagli uffici periferici emerge che “le patologie tipiche da scoppio di prodotti pirotecnici sono i traumi e le ustioni”. In particolare, a subire le lesioni maggiori sono le mani (frequenti le fratture e le amputazioni di dita o falangi), il volto e le parti basse del collo.

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